“Ancora una volta l’ATAC sceglie di far fronte ai problemi di bilancio scaricando i costi sugli utenti”.
È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), in riferimento all’annuncio, da parte dell’Azienda, dei rincari previsti dal nuovo piano industriale.
“A partire dal 1° giugno il costo del singolo ticket per la rete di trasporto pubblico urbana costerà il 50% in più, passando da 1 euro a 1 euro e 50. Ciò a fronte di un servizio -prosegue l’avvocato Dona- sempre più inadeguato per una moderna metropoli come Roma, come ci segnalano le centinaia di reclami ricevuti in questi mesi”.
“La cosa che ci preoccupa maggiormente -aggiunge Dona- è che i rincari non risparmieranno le fasce più deboli dell’utenza: infatti anche gli abbonamenti riservati a studenti, pensionati ed invalidi subiranno un sostanzioso aumento”.
“Inoltre -prosegue Dona- non sarà più possibile acquistare la tessera mensile ridotta. Ciò obbligherà gli utenti beneficiari delle agevolazioni ad acquistare l’abbonamento annuale, molto più costoso e non sempre indispensabile”.
“Come se ciò non bastasse, tali misure -incalza Dona- metteranno in crisi gran parte dell’utenza e porteranno inevitabilmente ad un maggior ricorso ai mezzi di trasporto privati e ad un conseguente peggioramento dello stato del traffico della città”.