Questa mattina mio padre mi raccontava di aver letto, circa i tagli che il Governo deve fare, che non colpiranno né la presidenza della Repubblica né la Corte costituzionale né il Parlamento.
Visto però che i super tecnici della Bocconi hanno chiesto aiuto a 3 saggi (o presunti tali, che su uno di questi ho delle perplessità) per valutare al meglio cosa e dove tagliare, ecco che scherzando gli dicevo che dovrebbero chiedere un parere a noi cittadini.
Mai avrei pensato di leggere oggi che:
Sul sito del governo campeggia il logo della spending review. Basta un clic per giungere alla pagina illustrativa del decreto e per accorgersi della richiesta di aiuto dell’esecutivo.
Insomma, per capire dove tagliare e per aiutare i professori ad analizzare e trovare le spese inutili c’è bisogno del parere tecnico dei cittadini. Che attraverso un modulo, indicando nome, cognome e indirizzo mail, potranno dare lezioni di spesa pubblica.
A questo punto diamoglielo il nostro parere, costruttivo, senza scrivere fesserie che causerebbero solo l’intasamento del sistema, rendendo vano il tutto. Vero è che secondo me è solo un’operazione di facciata, anzi magari ci coinvolgono con l’idea di scaricare sulle nostre spalle la loro incapacità.
Dal mio punto sarebbe un passo avanti far rientrare i nostri militari dalle missioni all’estero, dove perdiamo inutilmente vite umane e soldi a palate. Poi a seguire più che tagliare sarebbe sufficiente amministrare quello che abbiamo con giudizio e buon senso, ma per far questo servono dirigenti capaci, motivati ed onesti, personale che non si creda furbo a timbrare il cartellino e poi uscire dall’ufficio ed infine utlizzare al meglio le strutture esistenti.
Nel momento in cui vedi reparti ospedalieri attrezzati di tutto punto e mai aperti perchè magari manca una firma su un modulo…