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Risparmi, quando conviene il Piano di accumulo

leggo su Il Salvagente

Dove accumulare i risparmi, per assicurarsi un rendimento accettabile ma non a rischio?

E’ per questo che negli ultimi tempi istituti di credito e compagnie assicurative stanno proponendo piani di accumulo a capitale e rendimento garantito. Le offerte fioccano, basta guardare la pubblicità sui giornali. In ogni caso si tratta di forme di investimento che gli esperti giudicano sicure, e che consentono discreti rendimenti, anche se a lunga distanza.

I piani di accumulo (Pac) consentono di investire i propri risparmi con versamenti a scadenza periodica, in modo da costruire un po’ alla volta il proprio capitale. Al cliente viene chiesto di scegliere la durata dell’investimento e la cadenza con cui effettuare i versamenti. Il denaro finisce fondi di investimento selezionati dalla compagnia che propone il Pac.

Nel caso, l’investitore può anche versare delle somme extra da aggiungere al proprio capitale, ma per accedere a un piano di accumulo servono anche poche somme (bastano anche 50 euro al mese), che saranno versate per periodi da 5 a 30 anni, a seconda del prodotto scelto.

Si tratta insomma di scelte sicure, anche se questi prodotti finanziari non sono immuni da difetti. Il “neo” dei Pac sta in genere nelle commissioni chiamate di ingresso o sul primo versamento, che spesso sono decisamente più alte rispetto a quelle sugli altri versamenti.

Altro “problema” i costi per chi decide di riscattare la somma versata prima del previsto, se la scelta viene fatta troppo presto, e se il prodotto non è quello giusto, possono essere così alti da intaccare persino il totale versato.

Non tutti i prodotti, però, sono uguali, e qualcuno offre garanzie più di altri.

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Questa voce è stata pubblicata il 11 Maggio 2012 da in Consumatori & Utenti con tag , , , , , , .