Anche l’ANAS avrà il suo Tutor. E’ questa la notizia bomba che gli automobilisti italiani dovranno assimilare in fretta. Da fine luglio, infatti, il sistema di autovelox Vergilius, in grado di misurare la velocità media entro determinate tratte, sarà reso attivo e funzionante. La sperimentazione, durata oltre un anno, è finita e adesso si mira a ridurre gli incidenti nelle tratte più a rischio.
Dall’ANAS garantiscono che l’obiettivo numero uno è la sicurezza stradale, proprio per questo sono stati scelte solo tratte con limite a 90 km/h. Inoltre a breve sarà attivata un’ampia campagna mediatica affinchè gli automobilisti non vengano colti di sorpresa.
Ma i tempi sono stretti e il rischio di mandare in tilt i sistemi di Vergilius è alto. Così come avvenne all’inzio dell’era del Tutor.
Anas ha provveduto ad installare – in entrambi i sensi di marcia – il nuovo sistema di rilevazione elettronica della velocità su alcune tratte di strade statali che presentano significativi valori della incidentalità, che saranno in funzione a partire dalla fine luglio 2012 (la data esatta ancora non è stata diffusa, si attende la consueta conferenza stampa pre-esodo durante la quale saranno rese note le date esatte):
viaArriva il Tutor sulle statali ANAS: si chiama Vergilius.
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Il punto di Maurizio Caprino
Anche sulle statali parte il controllo della velocità media. le prime multe saranno comminate a luglio, più di tre anni dopo i primi annunci e due anni abbondanti dopo che l’Anas ha aperto le buste della gara d’appalto per la fornitura degli apparecchi, vinta da Autostrade per l’Italia col Tutor.
Apparentemente non ci sono sorprese: le strade interessate restano quelle annunciate a suo tempo (Aurelia alle porte di Roma, Domiziana e Romea). Però cambia il nome dell’apparecchio, ribattezzato Vergelius.
Un semplice cambio di etichetta? Mica tanto.
L’Anas ha garantito di aver sviluppato Vergelius in casa, a conferma della sua antica diffidenza per il Tutor. Come ipotizza SicurAUTO, potrebbe anche esserci un problema di brevetti: pare che Vergelius sia l’ultima versione del Tutor, quella senza le spire nell’asfalto (che finora erano l’argomento forte di Autostrade per l’Italia proprio nelle cause sui brevetti).
Inoltre, tutto il settore del controllo di velocità è sempre stato delicato e irrequieto, tanto più negli ultimi anni, quando si sono aggiunti tanti apparecchi e nuovi concorrenti. Tra questi, anche il gruppo Finmeccanica, col rivale diretto del Tutor, quel Celeritas venuto alla ribalta nelle indagini sulla Cricca per una telefonata di Paolo Berlusconi ad Angelo Balducci. Insomma, ce n’è abbastanza per stare prudenti.
Prudenza ci vorrà anche nel valutare gli effetti dei nuovi controlli sulla sicurezza: rispetto alle autostrade, le statali sono meno controllabili ai fini della velocità media, perché spesso hanno incroci e accessi frequenti e quindi non pochi utenti che li utilizzano sfuggono alle rilevazioni. Anche le superstrade, in media, sono meno controllabili, perché gli svincoli sono di solito più ravvicinati che in autostrada.
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Cari Sign. io sono g.carlo Minetti residente in Liguria ( bergeggi SV)
questa storia del controllo velocità è solo per fare cassa e non gli frega un bel niente se noi moriamo sulle strade. Comunque lo dimostrero tra un due mesi, come? Semplice io tra le altre cose mi diverto a fare brevetti che poi mi ciulano a Roma grazie alle talpe e organizzazioni di ingegneri. Comunque uscirò con un brevetto interessante dove le multe e autovelox non serviranno più. Andranno tutti alle velocità prestabilite perchè non avranno scelta. Vedremo chi lo acquista e se mai lo faranno uscire.
Distinti saluti.