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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ricevo un paio di curriculum al giorno, da anni…

In azienda da anni, quasi ogni giorno ricevo i CV di persone che si autocandidano e spesso leggo qualifiche ed esperienze tali che è realmente un peccato non poter dare loro una speranza di assunzione, prima, e nel contempo poter usufruire di questa professionalità.

Solo ieri parlavo con un carissimo amico che, dal 1° agosto, sarà a spasso in quanto la società dove lavora chiude i battenti. E si parlava ovviamente delle sue prospettive future e dello scontro fra la sua alta professionalità e capacità lavorativa, con un mercato che è ben più che stagnante.

Questa crisi e la sbagliata gestione della stessa da parte di chi dovrebbe avere (sulla carta) le capacità di portarci fuori da questa palude economica, di fatto sta facendo tabula rasa di tante, troppe, figure professionali e sarà difficile in un (spero) prossimo futuro, ricominciare con il piede giusto.

Oggi ho ricevuto l’ennesimo CV da una donna dell’Est europeo con un bagaglio di qualifiche degno di nota e che riassumo, ovviamente depennando qualsiasi riferimento personale:

Facoltà di Scienze politiche. Corso di Relazioni internazionali, laureata  con 96/110

Corso di lingua e cultura araba (ed inoltre parla un ottimo italiano, un buon inglese ed il russo elementare)

Facoltà di Scienze politiche e delle relazioni internazionali – Laurea triennale (100/110)

Facoltà di Relazioni internazionali – Laurea triennale (110/110)

Insomma, i numeri li ha, ed ha solo 31 anni eppure è sufficiente guardare l’elenco degli ultimi impieghi per capire come tanto impegno non sia servito a granchè, avendo lavorato come cassiera in un supermercato, come impiegata da un trasportatore ed infine come commessa in un grande magazzino.

Leggendo questo post verrebbe da dire: chi me lo fa fare a studiare?

Ragionamento fatto dai figli di parecchie persone che conosco e che si sono buttati sul mercato senza nessuna competenza o titolo di studio. Titoli che il mercato pretende, salvo poi obbligare un ingegnere a fare lo spazzino, magari, una laureata in chimica a fare l’autista di camion e via dicendo…

(E cerchiamo di non fraintendere, che lo spazzino come l’autista sono lavori utili, necessari e degni di rispetto come qualsiasi lavoro onesto)

Resta il fatto, poi, che le piccole realtà artigianali ed industriali, faticano da anni a trovare operai, panettieri e via dicendo…

Un commento su “Ricevo un paio di curriculum al giorno, da anni…

  1. Gian
    10 luglio 2012
    Avatar di Gian

    Beh, dove lavoro io si fa fatica a trovare anche ingegneri .. ingegneri veri intendo, meccanici, elettronici ed elettrotecnici, non i soliti gestionali..ma anche montatori meccanici, elettricisti e operatori per macchine a controllo numerico..
    Guarda, magari se in questi anni fosse stato svalutato un pò meno il lavoro dove “ci si sporca le mani” e tutte le discipline tecniche in genere a scapito del marketing e della finanza, forse qualche disoccupato in meno ci sarebbe. Invece tutti a fare scienza dell’informazione, scienze politiche e simili (magari anche giurisprudenza.. leggevo una statistica per la quale tra Napoli, Milano e Roma ci sono tanti avvocati quanto in tutta la Francia!), salvo poi piangere perchè non si trova lavoro.
    Dico questo col massimo rispetto di chi studia queste discipline, ma è evidente che per far funzionare un paese serve anche altro.

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