un articolo che leggo su SicurAuto
Non c’è motivo di demonizzare gli autovelox, se utilizzati con sapienza dai gestori della strada per placare i bollenti spiriti di chi ama andare troppo veloce; ma troppo spesso gli stessi gestori sono i primi a “dimenticare” il Codice della strada, nonché le Circolari ministeriali.
Non stiamo certo parlando degli autovelox segnalati dai cartelli (come il segnale nella foto) e che non rappresentano “trappole” per chi guida: ci riferiamo invece agli apparecchi nascosti, quasi a voler diventare una sorta di imboscata.
Il fatto è che le regole sono chiarissime; l’articolo 142, comma 6-bis, del Codice della strada impone che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità siano preventivamente segnalate, e ben visibili.
Così recita anche la Circolare Maroni del 2009, la quale altro non è se non la summa di una dozzina di Circolari precedenti, che a loro volta confermavano e ribadivano il Codice della strada.
Segno evidente che alcuni gestori di strade non hanno proprio intenzione di adeguarsi alle regole.
Inoltre, il rispetto delle esigenze di informazione dell’utenza, allo scopo di fornire la massima trasparenza all’attività di prevenzione realizzata con l’impiego di apparecchiature di controllo della velocità, deve essere garantito mediante l’uso di segnali o di dispositivi di segnalazione luminosa.
Maurizio Caprino, sul suo blog Strade sicure, a proposito degli autovelox nascosti sulla Milano-Meda, fa giustamente notare:
“Potrebbe anche essere la necessità di far diminuire gli incidenti su una strada che si rivela pericolosa, ma allora ce lo dicano chiaro e tondo e dichiarino che la loro disubbidienza alla legge è a fin di bene e chiedano civilmente di cambiare la norma. Altrimenti resterà sempre il dubbio che quelle pattuglie vengano mandate lì da sindaci e assessori solo per fare cassa“.
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Nota di Paoblog: Caprino sul suo blog dice anche che Sapete che per me l’obbligo di presegnalazione e visibilità di tutti i controlli di velocità è una buffonata. Ma ciò non toglie che, se una pattuglia viola una regola, dà un cattivo esempio e deve avere un’ottima ragione per farlo.
Effettivamente segnalare l’autovelox è un controsenso, senza dimenticare tutti i cartelli di segnalazione disseminati sulle strade senza che poi vi sia un autovelox; si può pensare che il cartello spinga a diminuire la velocità a prescindere, tuttavia è un effetto che alla lunga ottiene l’effetto contrario ovvero spinge ad ignorare il cartello fino a quando l’autovelox c’è veramente e la multa è certa.
Sebbene io tenda a rispettare i limiti di velocità, con i rischi correlati, dati dagli altri automobilisti che non lo fanno, tuttavia la maggior parte degli autovelox che incontro sono collegati a limiti di velocità impossibili da rispettare.
Qualunque persona di buonsenso capisce benissimo che che il pensiero espresso da Caprino è quello giusto: …nelle ore di punta bisogna anche gridare al miracolo se si riesce a tenere una media di 80 all’ora, ma quando non c’è traffico il limite è decisamente basso.
Vien da chiedersi allora se non siano fattibili dei limiti di velocità adattabili al momento ovvero che rilevino il volume del traffico e si adeguino, con cartelli elettronici che alzino o abbassino il limite di velocità. In orario di punta i 70 kmh orari saranno sicuramente giusti, così come i 110kmh in orari di basso transito.
Ed allora se il limite è giusto, diventa giusta ed accettabile anche la multa. Tanto più che, come spesso capita, chi viola veramente i limiti lo fa in maniera netta (e sistematica, a quanto vedo, da pendolare, riconoscendo le auto che incontro sulle strade).
A Settimo Mil.se, recentemente hanno piazzato (correttamente) un autovelox, riducendo contestualmente il limite da 90 kmh. a 70 kmh., secondo me in maniera pretestuosa.
In ogni caso ho letto di auto che sono state multate a 145 kmh. ovvero 55 kmh oltre il vecchio limite dei 90 kmh. Multa sacrosanta ed auspico che questi personaggi siano multati ogni 5 minuti.
Un’altra cosa interessante, secondo me, sarebbe l’obbligo di indicare sul cartello che segnala l’autovelox, anche il limite di velocità, in quanto ci sono tratti di strada dove vi sono limiti che cambiano continuamente, ed alla fine uno non sa più quale sia il limite.
Stessa cosa richiederei sui display posti ad esempio sulle superstrade dove ti ricordano di rispettare il limite di velocità. Giusto, però se mi dici qual’è il limite, mi dai un’informazione utile e non ti costa niente.
Se lo fanno spesso in autostrada, dove il limite è conosciuto, ma ugualmente indicato sul display…
Ho notato poi che sempre più spesso, quando vi sono lavori in corso, c’è il cartello che indica il nuovo limite di velocità, al ribasso, ma ci si dimentica di mettere quello di fine limitazione oppure si trova questo:
anche se francamente troverei molto più intuitivo questo:
tuttavia come mi diceva poco fa Maurizio Caprino, il primo segnale, a rigore, indica la fine di TUTTE le limitazioni precedenti (quindi per esempio anche un divieto di sorpasso). Quindi in teoria c’è un motivo se si usa l’uno o l’altro.