in sintesi un interessante articolo che leggo su Il Portale dell’Emilia-Romagna
Il nuovo prefabbricato proposto attualmente sembra poter colmare un vuoto del mercato immobiliare: quello di abitazioni eco-compatibili e a costi abbordabili. Design moderno e funzionale, pareti e tetti dotati di isolamento termico e impianti a risparmio sono le caratteristiche di un comparto edilizio da scoprire.
Il parere di rivenditori e progettisti
Ma conviene e, soprattutto, si può fare davvero una casa “chiavi in mano”, da montare in pochi giorni su un terreno edificabile e da abitare seduta stante?
A sentire rivenditori e progettisti, sembrerebbe proprio che la risposta sia “sì” per entrambe le domande. Anzi, si riscontra oggi in tutto il mondo – Italia compresa – un significativo aumento di elementi prefabbricati con standard qualitativi alti e a costi concorrenziali rispetto alle case tradizionali.
Progettare per moduli semplici e ripetitivi permette di ottimizzare prestazioni e materiali. E la soddisfazione di spendere un terzo in meno dei prezzi di mercato è alta: si azzerano i costi per il trasporto e lo smaltimento degli scarti di cantiere e si hanno grossi abbattimenti sui costi generali, soprattutto quelli della manodopera. Con i sistemi in kit è possibile assemblare grosse parti in fabbrica e montarle con una semplice gru, sul posto.
Tutte le proposte comprendono, oltre all’involucro di base della casa opportunamente isolato e trattato per il tetto e sulle pareti esterne: impianto elettrico e idrico, riscaldamento, finiture per muri e pavimenti interni, porte e finestre, sanitari e rubinetti. Alcune aziende includono i collettori solari termici e i pannelli fotovoltaici. In certi casi è compreso l’arredo della cucina.
A volte sono disponibili alcuni serramenti scorrevoli che scompaiono nell’intercapedine dei muri e che permettono di suddividere gli spazi, evitando le pareti interne.
Molte delle aziende di prefabbricati si sono organizzate per offrire al cliente un servizio completo: dalla ricerca del terreno alla progettazione “su misura”, ai permessi. Per l’iter dei permessi, sui terreni edificabili valgono le stesse regole delle nuove costruzioni tradizionali, a meno che non si tratti di elementi smontabili in legno e vetro (senza fondazioni né parti in muratura). Va dunque inoltrata richiesta all’ufficio dell’edilizia privata del Comune, in base ai mq di terreno edificabile e pagata la regolare concessione.
Per la realizzazione di un appartamento o stanza prefabbricati su un tetto piano, invece, la cosa è più complessa: serve senz’altro una concessione edilizia, e la posa è consentita a patto che ci sia del volume edificabile inutilizzato nell’edificio.
In alcuni casi, come in edilizia convenzionata, il Comune può rilasciare una concessione in deroga alle norme del piano regolatore. In condominio, ovviamente, occorre sempre l’autorizzazione della maggioranza.
La direttiva europea sulla Certificazione energetica dei fabbricati è una realtà con cui confrontarsi anche quando si parla di prefabbricazione. Ed è un fattore che può creare opportunità per ottenere finanziamenti regionali, facilitazioni fiscali e sgravi edilizi.
Una vecchia casa consuma oggi in Italia 200-250 kWh al mq, il nuovo standard per entrare in classe A, B e C (le più virtuose) parte invece da 50 kWh al mq. Ebbene, molti prodotti hanno per esempio già i requisiti per entrare nelle classi di merito più alte per efficienza energetica. Una garanzia per chi acquista un prefabbricato doc: prima ancora di abitarvi sa quanto andrà a consumare.
Dall’acquisto del terreno, seguito da permessi e autorizzazioni, passano dai tre ai cinque mesi per avere la casa pronta da vivere. Per il solo montaggio: si va dalle due alle sei settimane. I prezzi dei nuovi prefabbricati sono di circa 30-40% inferiori a quelli dell’edilizia tradizionale.
Per un’abitazione completa di finiture, il costo può variare dai 700 ai 2.000 euro al mq, secondo la tipologia. Per tutte, sono compresi nel prezzo: pareti, solai, tetto, grondaie, rivestimenti esterni e interni, finestre, porte, sanitari, rubinetteria. Nonché: trasporto, montaggio, collaudo. In alcuni casi sono compresi nel costo gli impianti termo-idraulici e il trasporto della casa fino a un massimo di 400 km. Sempre esclusi: lo scavo e la fondazione (quando previsti).
Per i moduli da montare sui tetti a terrazza, il prezzo medio è di 1.300 euro al mq. Da un minimo di 18mila euro a un massimo di 39mila per due camere, soggiorno, cucina e bagno. A cui aggiungere i costi di trasporto e montaggio.