Nuovi Lea, il parto indolore gratuito è solo una bella intenzione

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Si fa presto a dire parto indolore gratuito per tutte. E anche la “stretta” sulle ricette mediche, che prevede l’obbligo dei medici di base di motivare ogni accertamento prescritto, a ben guardare è più un annuncio che una disposizione.

Il perché è semplice, lo ha spiegato il senatore Pdl Antonio Gentile, denunciando quello che è sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno ha spiegato apertamente.

Lo scioglimento delle Camere anticipato, non permetterà né la discussione in Commissione Sanità né quella in aula del documento che contiene i nuovi Lea (i Livelli essenziali di assistenza) e tutte le novità previste per l’assistenza sanitaria, compreso l’ingresso tra le terapie rimborsabili di quelle per 110 malattie rare, della ludopatia e di 5 malattie croniche non da poco, (ci sono anche le Broncopatie croniche ostruttive).

Non è solo una questione di tempo. Tra gli addetti ai lavori c’è molta resistenza proprio per l’introduzione dell’anestesia epidurale tra le prestazioni rimborsabili dal Ssn: negli ospedali, soprattutto quelli piccoli, mancano gli anestesisti.

Come sopperire a una domanda che si calcola riguarderà l’86% delle partorienti?

Se Gentile dice il vero, con molta probabilità tutti i buoni propositi resteranno sulla carta, prima ancora che i nuovi Lea finiranno al vaglio della Conferenza Stato-Regioni.

E l’epidurale e i farmaci per l’enfisema toccherà pagarli di tasca propria ancora per un bel po’.