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Nel restauro di qualità siamo i migliori, eppure…

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14Noi siamo ancora i migliori: nel restauro, nell’artigianato di qualità, nella conservazione dei beni d’arte. Potenziare gli investimenti nella formazione e nella promozione di competenze che sono l’ orgoglio del nostro paese.

Come mai questo non avviene? L’Istituto Superiore per Conservazione e il Restauro è a tutt’oggi considerato il migliore al mondo sia per la formazione che dà sia per gli interventi che realizza ma i fondi gli vengono tagliati irrimediabilmente ogni anno.

Le prime stime elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico – DG PMI e Enti Cooperativi – Div. VIII – individuano in circa 5 milioni le imprese artigiane in Europa, pari al 25% dell’universo imprenditoriale. L’Italia si caratterizza per il ruolo di primo piano dell’artigianato, sia in termini di esportazioni, sia in termini di incidenza nella creazione della ricchezza nazionale: oltre 1.450.000 imprese artigiane attive (ovvero circa il 35% del totale delle imprese italiane extra agricole).

Un primo indicatore è rappresentato dalla vocazione imprenditoriale artigiana, espressa dal rapporto fra la numerosità delle imprese artigiane e la popolazione residente. In Italia tale incidenza si attesta su un valore medio di 24,7 imprese ogni 1.000 abitanti, ma risulta particolarmente elevata in alcune regioni (Emilia Romagna, Marche, Valle d’Aosta, Toscana, Veneto e Piemonte), tutte al di sopra della soglia delle 30 imprese artigiane per mille abitanti.

L’importanza delle imprese artigiane quali fonti di impiego risulta evidente anche dall’analisi del peso degli occupati dell’artigianato sul totale degli occupati, pari al 15,4% se si prende in esame l’occupazione extra-agricola complessiva.

Coerentemente con la diversa numerosità d’impresa, l’area del Paese in cui si registra la quota più consistente di occupati nel comparto artigiano è il Nord: il 30,6% degli occupati totali del settore è impiegato, infatti, nel Nord Ovest e un altro 26,2% nel Nord Est, a fronte del 23,5% del Mezzogiorno e del 19,7% del Centro.

L’artigianato rappresenta in Italia non soltanto una realtà diffusa in termini di numerosità d’impresa, ma anche una notevole fonte di ricchezza per il Paese nel suo complesso: il contributo del settore artigiano in termini di valore aggiunto sfiora i 150 miliardi di euro, ossia il 12,5% del valore aggiunto nazionale al netto dell’agricoltura; inoltre, circa 58,6 miliardi sono imputabili alle imprese artigiane dell’industria in senso stretto, 35,4 a quelle attive nell’ambito delle costruzioni e 53,9 alle aziende artigiane dei servizi.

 Guarda il video sul restauro dei Beni FAI!

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Questa voce è stata pubblicata il 20 gennaio 2013 da in Cultura - Arte - Musica, Leggo & Pubblico, Persone & Società con tag , , , .