un articolo che leggo su Il Salvagente che in linea di massima potrà essere utile, anche se ho delle perplessità circa il vincolo posto nella spiegazione ovvero che sia necessario l’utilizzo del robot da cucina Bimby, pena la cattiva riuscita del prodotto.
Leggo all’inizio dell’articolo: Se il bilancio familiare del 2013 ha subìto tagli drastici, ma le spese da affrontare rimangono troppe, c’è sempre il modo per intervenire, riducendo la voce di spesa “pulizia domestica”. La soluzione è più semplice di quanto si possa pensare, si tratta di preparare in casa il detersivo per piatti anziché comprarlo già pronto…
Non dico che non sia giusto il consiglio, tuttavia visti sul web i prezzi dell’apparecchio, leggo di 990 €, mi chiedo se sia poi conveniente spendere una tale cifra per poter risparmiare sul costo del detersivo acquistato al super. Fate voi… 😉
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Il detersivo ecologico viene preparato con prodotti naturali, senza l’aggiunta di sostanze chimiche come i tensioattivi, presenti invece nei detergenti offerti sul mercato. È economicissimo e per essere fatto richiede un tempo piuttosto limitato. Può essere utilizzato indistintamente per il lavaggio a mano o in lavastoviglie: nel secondo caso, occorre riempire il comparto presente sullo sportello, fino al segno sopra indicato. L’unica ccortezza da avere, con il detergente “fai da te”, è che una volta preparato va inserito in un barattolo a chiusura ermetica per essere così conservato a lungo.
Per risultare ottimale, la ricetta deve essere preparata con il supporto del Bimby, il robot da cucina – prodotto da Worwerk – che cuoce gli alimenti mentre li amalgama. Il tasto “Turbo” di cui è dotato il Bimby assicura infatti la giusta omogeneizzazione del prodotto, dopo la cottura degli ingredienti.
Se non si possiede il Bimby (o un’amica che possa prestarlo) si può utilizzare in alternativa un tradizionale robot da cucina. In questo caso, però, il prodotto finale avrà un difetto, potrebbe risultare un po’ troppo liquido.
Tutti naturali gli ingredienti da utilizzare (limoni, con semi e buccia, aceto bianco, sale grosso e acqua). Va ricordato, inoltre, che le dosi qui proposte (le trovate in fondo all’articolo) possono essere raddoppiare o riproporzionate per ottenere una maggior quantità di detersivo.
La ricetta prevede che vengano tagliati a pezzi i limoni e tolti i semi. Vanno poi messi nel boccale insieme al sale e polverizzati per 20 secondi a velocità Turbo, togliendo il misurino per evitare che si opacizzi. Vanno aggiunti poi l’aceto e l’acqua: e cotto il tutto per 15 minuti a 100 gradi, a velocità 2. Infine bisogna omogeneizzare il composto ottenuto per 20 secondi a velocità Turbo.
La ricetta prevede che vengano tagliati a pezzi i limoni e tolti i semi. Vanno poi messi nel robot insieme al sale e polverizzati per 20 secondi alla velocità più elevata, compatibilmente con i prodotti in esso inseriti (bisogna leggere con attenzione le istruzioni dell’elettrodomestico). Vanno poi tolti dal robot e versati in una pentola, aggiungendo l’aceto e l’acqua. Infine la cottura, che prevede fuoco alto per 20-25 minuti. Il passaggio finale prevede che si lasci rapprendere il prodotto, eliminando l’acqua per quanto possibile.
Io lo uso da due anni, si prepara in 10 min,con un frullatore del 1996, e si cuoce in 10 min sul gas…ne preparo molto poi lo congelo e lo uso per diversi mesi.
Mi sembra che tutto sommato ne valga la pena, sia per l’ambiente che per le tasche
io il detersivo fatto in casa l’ho fatto più volte ma non è certamente economico, tra gli ingredienti che devi comprare, il tempo e il gas alla fine costa meno quello che si compra.
L’unico vantaggio è che è ecologico
Beh in effetti spendere 1000 euro per un “frullatore”….
Che poi se penso al mio consumo di detersivo per i piatti, sarebbe davvero un’assurdità. Mangiamo a casa soltanto la sera, spesso e volentieri uso la lavastoviglie pertanto ne consumerò a esagerare 2 litri in un anno.
Sinceramente usare quel preparato fatto in casa per la lavastoviglie non è che mi ispiri molto….
Certo è che questa soluzione gioverebbe più all’ambiente che al portafoglio.