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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Il Metallaro è sempre qui con noi

E’ doverosa una premessa, in quanto ero intenzionato a scrivere in maniera ragionata chi fosse l’amico scomparso, se non fosse che sto vivendo momenti angoscianti, che hanno azzerato la mia proverbiale razionalità e non sono abbastanza lucido per mettere il mio sentire nero su bianco seguendo un filo logico, che renderebbe tutto più leggibile, forse, ma togliendo quell’emotività che domina queste ore, questi giorni.

A parte il breve riassunto sul come ed il perchè eravamo amici, ho quindi deciso di copiare i vari pensieri che ho condiviso con gli amici e, come dicevo sabato mattina, è l’unica volta che Facebook mi torna utile per condividere la vita vera, con chi mi vuol bene, con le persone cui voglio bene; sarà un racconto senza capo ne coda per molti, di certo non per chi lo ha conosciuto.

Io e Spugna siamo diventati amici tramite suo padre che nel corso degli anni ci ha fatti conoscere tramite i racconti relativi ai rispettivi periodi difficili; la prima volta che, casualmente, ci siamo sentiti al telefono, è stata Amicizia a prima vista, per così dire; è una donna, un’amica, alla quale voglio un bene senza fine, peraltro ricambiato.

Va da sè che Antonio, ribattezzato in ambito Blog come Il Metallaro, sia diventato un caro amico e nonostante la nostra frequentazione fosse ridotta, resta il fatto che la Qualità del nostro rapporto fosse ai massimi livelli, così come accade con tutti gli Amici che leggo/sento ogni giorno, con i quali sono in simbiosi totale, anche se non li vedo quasi mai.

Tutti si sono fatti l’idea che Il Metallaro fosse un truce omaccione, con il chiodo e che magari girava in Harley, se non fosse che il soprannome era nato dal fatto che lavorava in un negozio di ferramenta 😀

Prendo in prestito le parole di Antony Hegarty, in Hope there’s someone:

Spero ci sarà qualcuno che
si prenderà cura di me
quando morirò, quando me ne andrò

spero ci sarà qualcuno che
libererà il mio cuore
che sia disposto a prendermi
quando sarò stanco

E chiunque ci sia, si prenda cura de Il Metallaro e getti un occhio anche su Spugna….

Poppea aveva un “debole” nei confronti del Metallaro che per anni è stato fonte di battute, anche della stessa Spugna.

E questa foto rappresenta al meglio il tutto…

il Metallaro

ho pubblicato questa foto in particolare a seguito di un impulso ragionato, per così dire; non volevo scivolare in un’imitazione della tv del dolore, ed avevo anche il timore che Poppea non reggesse l’impatto, ed infatti mi diceva di essere angosciata per non essere potuta venire alla cena Blog della primavera 2012 e continuo a guardare questa foto …

soffro, sorrido, mi vengono le lacrime, arrivano i ricordi, di quel giorno, di quando tanti anni fa l’ho conosciuto… tanti ricordi che non fanno che alimentare il senso di vuoto che ha lasciato la scomparsa di quest’uomo.

questa foto, fra le tante, è … è Lui… tranquillo, pacato, ma sempre pronto a sparare una battuta… è un dolore che aumenta, ho gli occhi che bruciano, per le troppe lacrime prodotte (ma non versate, maledizione al mio blocco emotivo)… da ieri, occhi sempre pieni di lacrime che poi rientravano, per essere nuovamente prodotte e via così…

pur non vedendolo che ogni 18-24 mesi (ma questa è la forma di Amicizia che lega tutti noi) ha lasciato una voragine, un vuoto … sospiro… spero solo che esista veramente un posto dove ora possa essere in Pace… e me lo immagino lassù, che dà di gomito ad un angelo e spara una delle sue battute fulminanti.

Sono passati anni, cinque, dieci, quattordici … ed il Metallaro era sempre uguale ad oggi, smilzo!  Io sono diventato quello che, come disse proprio Spugna “da dietro sembri magro” e lui restava smilzo.

Ed infatti ogni volta che ci si sentiva, le domande erano due: Il Metallaro come sta? Sempre magro?  E la risposta era la solita: si dannato lui, eppure mangia….

Spugna mi ha chiamato giovedì pomeriggio per dirmi che Antonio era morto. Io che di solito sono pessimista nel midollo, in questi mesi mi ero fermamente convinto che potesse vincere lui questa battaglia.

In novembre quando Spugna mi aveva detto di come stavano le cose, ovvero nel modo peggiore, dentro di me sapevo che difficilmente si sarebbe salvato, ma non volevo, non potevo accettarlo. Non lui, non così.

Di fatto è il primo amico che perdo, che muore, ed è pure più giovane di me. Nelle settimane successive a quella telefonata ogni sms in arrivo era fonte di angoscia, temevo fosse l’annuncio della sua scomparsa.

Ed invece no e giorno dopo giorno, mi sono convinto che non sarebbe successo. Quando è squillato il telefono e sul display ho letto Spugna, ero tranquillo e dopo dieci secondi mi è crollato il mondo.

Venerdì  mattina mi sono svegliato alle 4, è bastato un attimo, pensare a te Metallaro, a Spugna… ho cominciato ad immaginare le cose che avei scritto sul Blog, per scoprire che ho così tanto da dire, da ricordare, da raccontare… ti ho visto poco, ma hai dato così tanto… sembrano parole retoriche, di circostanza, ma chi lo ha conosciuto, chi conosce me, sa bene che è tutto vero… come vero era lui fino al midollo… una persona buona, onesta, un gran lavoratore, con dei valori e dei principi e, come ho scoperto sabato mattina dalla parole del sacerdote ed amico di famiglia, era un riferimento per la sua comunità. non faccio fatica a crederlo.

mi torna in mente il suo parlare, la sua inflessione varesotta, sempre con un tono monocorde, quasi, le sue battute quasi sussurrate, le percepivi più che sentirle veramente ed un attimo dopo ti trovavi a sghignazzare. credo di averlo sentito alzare la voce, giusto di un tono, una sola volta durante una discussione, peraltro amichevole, ad una cena blog.

Sono (irrazionalmente, forse) convinto che lui in questo momento sia qui, con Te, Spugna, con noi, invisibile agli occhi, ma presente nella nostra vita.  E ci sta dicendo di andare avanti… lo faremo, Antonio, andremo avanti insieme a Te, ma dacci tempo…

sembra retorica, ma anche questa volta la canzone del Liga, Il giorno di dolore che uno ha, che è stata la colonna sonora del mio lungo periodo difficile è oltremodo calzante e rispecchia appieno il dolore che mi ha invaso ed il senso di ingiustizia che vedo nella scomparsa di un uomo buono, con tutti gli stronzi che ci sono in giro.

Chiedo scusa ai credenti, ma se c’è un disegno divino dietro a tutto questo, forse il disegnatore ha sbagliato mestiere…

Quando indietro non si torna
quando l’hai capito che
che la vita non è giusta
come la vorresti te
quando farsi una ragione
vorrà dire vivere
te l’han detto tutti quanti
che per loro è facile…

Sabato mattina: mi preparo… tra poco andiamo… 😦  occhi sempre gonfi, pieni di lacrime e non riuscire a sfogarsi, mi consuma… tra le mille cose belle di Spugna c’è il suo sorriso.. vederla oggi, serena quanto vuoi, sarà difficile…  “è la vita bellezza…” … sarà, però ci meritiamo di più, si meritava di più…

io e Ro siamo andati a casa di Spugna …

cara dolce amata Spugna, quanto ti voglio bene, sei la sorella che non ho, e quanto è stato angosciante vedere il sorriso che ti ha illuminato il viso quando ci hai visto, tramutarsi in un pianto dirotto non appena ti abbiamo abbracciato…

Spugna è fondamentalmente serena, probabilmente conscia del fatto che ora Antonio sia in pace, dopo mesi di sofferenza e lenta agonia. dolore senza fine. ieri quando ci ha dato una sua foto, io ho detto: questo è lui, è sempre rimasto uguale negli anni..

(scherzavamo spesso sul fatto che sia stato sempre magro, ma lui, alto come me, sull’1.85 o giù di lì, ormai pesava 45 kg.)

…ma non appena prendeva coscienza del momento, della perdita, dell’avvicinarsi dell’ultimo viaggio ecco arrivare il pianto, rotto, improvviso. 16 anni di Amore, di vita insieme, sono tanti.

ho portato il vostro abbraccio al Metallaro, a Spugna

potrei dire che la chiesa non era molto grande, tuttavia era piena di gente seduta ovunque. potrei dire che c’era gente in piedi ovunque. potrei dire che anche la piazza davanti alla chiesa era piena di gente che non riusciva ad entrare. ho visto gente di ogni età, tutte con un’unico comune denominatore, un dolore evidente, esposto, partecipe.

posso dire di aver toccato con mano, sempre senza falsa retorica, chi sia stato in vita il Metallaro, che vuoto abbia lasciato nelle persone che lo conoscevano, stimavano, amavano.

Qualcuno disse: “Ricordati non piangere quando muore un tuo amico, ma quando lo avrai dimenticato, perchè sarà allora che lo avrai perso veramente.”

Non corri questo rischio, Metallaro, sei nei nostri cuori e ci resterai.

Ciao Metallaro, ciao Amico….

9 commenti su “Il Metallaro è sempre qui con noi

  1. Madamin
    16 marzo 2013
    Avatar di Madamin

    Quando una persona che ti è entrata nel cuore (e non dipende da quanta assiduità ci possa essere stata, sono altre le cose che fanno la differenza), non la togli più e la perdita del rapporto speciale che si era creato in questo caso, insieme all’affetto, lasciano un vuoto brutto.

    Bisognerebbe non lasciare che questo vuoto prendesse il sopravvento ma capisco che non è facile..

  2. Paoblog
    16 marzo 2013
    Avatar di Paoblog

    quando ieri sono rientrato a casa, Ro-K mi diceva che il Pupo Alpinista era passato per dare la sua quota; poi alza la sguardo, gli occhi sono pieni di lacrime e mi fa: “sai che io non riesco a crederlo, mi sembra impossibile che non ci sia più.”

    Al che inizio a raccontarle di aver telefonato a Spugna, ma ad un certo punto mi fermo, il groppo in gola, le solite lacrime che non verserò…

    E’ una settimana oggi che lo abbiamo accompagnato vero l’ultimo viaggio; ho stampate nella mente tutte le immagini di quel giorno e non mi dò pace.

    Poco da fare, non riesco …

  3. Luisa
    14 marzo 2013
    Avatar di Luisa

    un forte abbraccio a Spugna, senza parole perchè non servono a nulla….

  4. Lory
    12 marzo 2013
    Avatar di Lory

    Un abbraccio anche da qui a tutti e a chi sta sentendo così male dentro, vi sono vicina col pensiero ed il cuore.

    Triste per destino conosciuto.

    Mi dispiace di non aver avuto occasione di condividere risate e tavolate che ho visto nelle vostre belle foto, bel feeling quello che ho percepito.

  5. Elena
    11 marzo 2013
    Avatar di Elena

    Un abbraccio forte e silenzioso anche a Te, che riesci sempre a toccare i cuori, a vedere dentro e ad esprimere.

    Il Metallaro da lassù sarà orgoglioso e fiero di queste tue parole, sgancia un sorriso perchè lui ora sta bene e vi accarezza tutti da là..

  6. Poppea
    11 marzo 2013
    Avatar di Poppea

    nu ja posso fa’

    hai detto bene se c’è un disegno divino qualcuno ha sbagliato mestiere

  7. Paoblog
    11 marzo 2013
    Avatar di Paoblog

    Al termine della cena del 2012, era metà maggio, il Metallaro mi disse: “la prossima volta, al rientro delle vacanze, organizziamo in un posto su da noi.”

    Non c’è stato il tempo…

  8. Nancy
    11 marzo 2013
    Avatar di Nancy

    Ricordo bene quella serata e le loro battute scherzose, l’unica cosa vera è che ci mancherai con la tua gentilezza e modi da vero uomo grande che eri!

    Spugna la tua voce canterina è stata la sua forza, la sua vitalità e felicità per tutto l’infinito che avete vissuto! Vi / Ti abbraccio con affetto

  9. Poppea
    11 marzo 2013
    Avatar di Poppea

    Il suo ricordo non mi ha lasciato un momento per tutto il giorno, chiunque mi ha visto venerdì mia ha chiesto “ma che hai?”, un amico mi ha telefonato e mi ha detto ” che succede ti senti male?” anche la voce non era la mia.

    Sono andata ad una manifestazione, seria sul giorno della donna per portare un ciambellone che avevo fatto per i bambini, sono stata un’oretta poi sono andata via, non ce l’ho proprio fatta ad andare a mangiare la pizza dopo con loro.

    Sono qui e vorrei tanto essere sù da voi, come ho detto a Spugna se fossero state 4 ore di auto saremmo venute ma è troppo lontano.

I commenti sono chiusi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 11 marzo 2013 da in Lo spazio dei ricordi.