in sintesi un articolo di Claudio Troiano che leggo su Il Fatto Alimentare
I sacchetti gelo, utilizzati per conservare gli alimenti e per la congelazione nel freezer, sono presenti nelle case dell’85% degli italiani. Nei supermercati, ipermercati e altri piccoli negozi self-service, spesso chi acquista privilegia i prodotti con il marchio della catena.
Questo accade perchè molti consumatori considerano le confezioni presenti sugli scaffali, più o meno uguali, essendo anche difficile valutare eventuali differenze basandosi sulle etichette o durante il loro utilizzo. In questa situazione spesso la scelta è determinata dal prezzo.
Abbiamo confrontato i sacchetti gelo piccoli in confezione da 100 pezzi presenti sugli scaffali dell’ipermercato Leclerc-Conad di Savigliano (CN), con l’omologo prodotto marchiato Frio di Comset, l’azienda di Settimo torinese che produce anche per la catena.
L’unica cosa che cambia leggermente è la dimensione. Il prezzo, viceversa varia considerevolmente: 1,85 euro per la confezione da 100 pezzi firmata Conad e 2,99 nel caso di Frio per lo stesso numero di sacchetti.
Certo il divario di prezzo è notevole e non è spiegabile con la sola incidenza dei costi di marketing che inevitabilmente comporta la vendita di sacchetti con il marchio Frio.
Di sicuro il consumatore non percepisce grandi diversità tra un contenitore e l’altro, anche perché a colpo d’occhio sembrano uguali e facilmente si sposta sul sacchetto gelo con il marchio del supermercato che costa molto meno.