Continua l’opera di solarizzazione intrapresa dal Ministero della Difesa italiano. Dopo il progetto avviato nel 2011 di integrare impianti fotovoltaici sul tetto di 64 caserme italiane, sono state inaugurate due nuove istallazioni, per una capacità 22 MW.
All’evento erano presenti il Sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, il Capo di Stato Maggiore dell’ Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano e il Presidente di Difesa Servizi S.p.A. Generale di Corpo d’Armata Armando Novelli.
“La mission della Difesa oggi – ha detto il Sottosegretario di Stato alla Difesa Gioacchino Alfano – è anche impegnarsi perché i costi del comparto siano sempre più contenuti: in quest’ottica voglio complimentarmi con coloro i quali hanno pensato a tale innovativa iniziativa e permesso a Enel Green Power di realizzare un impianto fotovoltaico su un terreno all’interno del comprensorio dell’Esercito”.
Gli impianti in questione, in funzione già dalla scorsa estate, sono stati realizzati a Serre Persano e si estendono per quasi 74 ettari; dai 22 MW di capacità il Ministero attende una produzione fino a circa 30 milioni di KWh annui, ovvero il fabbisogno di circa 12mila famiglie.
Siamo orgogliosi di poter dare un notevole contributo al perseguimento degli obiettivi europei assegnati all’ Italia nello specifico settore” ha detto il Presidente di Difesa Servizi S.p.A Generale Armando Novelli. L’installazione consentirà alla Difesa di beneficiare anche del canone di locazione per 20 anni.
Fonte: Rinnovabili.it
La foto è di repertorio; già è faticoso stare dietro a tutto, non ho il tempo di andare a cercare la giusta foto per ogni articolo. 🙂
Segue.
i preventivi che avevo chiesto per installare un (piccolo) impianto fotovoltaico sul tetto (piano) del garage sono risultati del tutto antieconomici rispetto ai “risparmi” attesi.
Pur posizionando i pannelli con giusta “inclinazione”, esposti a sud, facilmente accessibili (poco più di 2,5 metri da terra) con scala di sicurezza ecc… si sarebbe andati a pari della spesa solo dopo una ventina d’anni (cioè quando la vita utile dell’impianto è già conclusa).
Per forma…mentale, non voglio saperne di contributi pubblici, finanziamenti ecc…
L’operazione ha senso solo se si ripaga da sola.
Discorso…opposto per il solare termico nella casa di villeggiatura: nei mesi estivi l’irraggiamento è consistente e si ottiene acqua calda con costo nettamente inferiore rispetto all’utilizzo della corrente elettrica o del gas.
E, con utilizzo solo d’estate, non si tratta di impianto “aggiuntivo” ma “in sostituzione” del boiler elettrico e/o della caldaia a gas (si eliminano i costi di ammortamento e manutenzione di questi ultimi)
Non ho preconcetti contro il solare-fotovoltaico.
La foto (forse di…repertorio) in testa all’articolo è il tipico esempio di pannelli posati in modo antieconomico perchè:
1) manto di copertura in tegole “marsigliesi” (salvo errore), soggette a rottura per effetto caldo/freddo, con necessità di smontare i pannelli e relative staffe per le necessarie -frequenti- opere di sostituzione delle tegole;
2) tetto accessibile solo con ponteggi o piattaforma, con extra-costi per la periodica pulizia dei pannelli (almeno semestrale, se non si vuol assistere ad un forte decadimento della resa);
3) intercapedine tra i pannelli ed il manto di copertura troppo “sottile”, con surriscaldamento (e minor resa) dell’impianto. Consequenziale surriscaldamento del sottotetto che, se abitato, richiederà installazione di mega-condizionatori;
4) rischio di gravi danni (a persone e cose) in ipotesi di eventi atmosferici…estremi. Intendo danni più gravi rispetto a quelli che si potrebbero verificare senza pannelli fotovoltaici sul tetto.