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Trivelle, il governo tenta di sabotare il referendum?

trivelle-in-zone-a-rischio-sismico-il-m5s-chiede-spiegazioni-e1442834203465Pensate che il governo, per paura del referendum anti trivelle, abbia mutuato le modifiche proposte dai quesiti negli emendamenti alla legge di stabilità?

Siete fuori strada. La manovra è molto più sottile, e il movimento No Triv non esita a definirla «un atto di sabotaggio».

Solo in apparenza, infatti, le correzioni accoglierebbero i quesiti referendari.

Sebbene soddisfino i quesiti 1, 4 e 5, in realtà «tra abrogazioni e aggiunte normative, dissimulano in modo subdolo il rilancio delle attività petrolifere in terraferma e in mare e persino entro le 12 miglia marine, eludendo con ciò gran parte degli obiettivi del referendum No Triv».

A smontare tutta l’impalcatura è stato Enzo di Salvatore, costituzionalista e punto di riferimento del movimento contro le estrazioni petrolifere in tutta Italia.

Di Salvatore firma una analisi dettagliata delle magagne contenute nella legge di stabilità sul tema del petrolio, che possono essere riassunte così…

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