Michele e Marta – colti in due giornate particolari. Nella prima, Michele corre alla stazione per incontrare Marta: i due non si vedono da dieci anni. Dal giorno in cui un evento tragico, che a poco a poco torna alla luce, ha spezzato la coppia.
Lei lo accoglie con freddezza, anzi con fastidio. Ma Michele e determinato, vuole ricominciare, in nome di un amore assoluto, impareggiabile, che lui e certo non sia dissolto. Eppure Marta ha una nuova vita – lui lo sa -, un nuovo amore, forse meno intenso ma più rassicurante, e non vuole rinunciarvi.
L’elettricità fra i due è palpabile e a tratti non sembra possibile evitare che tutto ricominci, tuttavia ciò che continua a unirli è quanto forse impedisce loro di riavvicinarsi completamente.
Nella seconda giornata, a distanza di altri dieci anni, ancora loro due, ancora il loro amore, irrisolto e per questo tanto più tenace; Michele e Marta, allacciati da un mistero che pare impossibile sciogliere e che deflagra nel bianco della neve che tutto ricopre.
A narrarci queste due giornate è la voce di chi Marta e Michele hanno perduto, che li osserva e li racconta con sguardo al tempo stesso ultraterreno e innocente.
Seguendo le sue parole, scendiamo in profondità nella complessità del dolore, dell’amore, delle relazioni fra gli esseri umani.