Premetto che inoltrando questo articolo mi aspettavo una reazione decisa da parte della Ristoratrice, che infatti è arrivata e, anche se operiamo in settori totalmente diversi, concordo sul fatto che trovare personale all’altezza delle mansioni richieste è difficile.
Ci sono già passato un paio di volte e nonostante ricerche fatte da aziende specializzate ed uno stipendio netto di poco superiore ai 1800 € al mese, non ho trovato l’operaio che mi serviva.
La ristorazione è un settore delicato dove nel ristorantino al mare probabilmente ci sono lavoratori in nero, più o meno sfruttati, ma la cosa cambia quando il locale necessità di figure professionali formate.
Tornando all’articolo: “Pochi candidati per i posti disponibili nel settore della ristorazione e del turismo nel Pavese. Si cercano 420 lavoratori stagionali: il 40,7% delle offerte rimane senza risposta. “È un falso problema – sostiene l’imprenditore Nicola Lamberti, ex sindaco di Borgarello e fondatore di Planeat.eco che punta a rivoluzionare la spesa combattendo gli sprechi alimentari e titolare dello Zero&Café Bistrot di Pavia – Ciclicamente, con arrivo di stagione estiva e maggior lavoro per ristorazione e turismo, molti imprenditori lamentano le difficoltà a trovare personale. Le motivazioni sono sempre le stesse: i giovani non hanno voglia di fare sacrifici, non vogliono lavorare nel weekend, il reddito di cittadinanza spinge le persone a stare a casa sul divano…”.
Scrive la ristoratrice: Mi spiace, ma non è la realtà: certo può essere vero per alcuni posti in realtà di villeggiatura i posti piccoli e mal gestiti ma non è la regola. Sfatiamo il mito che la ristorazione è settore di mascalzoni.
Certo ci saranno posti dove si verificano le condizioni che dice questo imprenditore (anche se vorrei sapere come si fa a inserire un migrante in organico senza esperienza e problemi di lingua e pagare tasse e contributi pieni anche se lo devi formare e devi fargli affiancamento magari per un mese o due con i costi dello stato italiano – e vorrei sapere dove li trova, cosa fa, va a Lampedusa?), ma la regola è: vengo ma ti chiedo delle cifre che il CCNL (contratto nazionale del settore dice per inciso il salario minimo è più di 9 euro lorde – perché di lordo si tratta) non contempla nemmeno da lontano.
Come fa un’azienda onesta che fattura tutto e con tutti i dipendenti in regola a pagare (noi ne abbiamo 40 in un solo locale)?
Vi garantisco che non si può. Se ha i costi di gestione alti e deve mantenere prezzi bassi per lavorare, non si può regalare nulla.
Comunque per inciso la settimana scorsa ho fatto un colloquio a un egiziano come lavapiatti che sta lavorando in nero come muratore: contratto full time regolare con tutti i diritti (13-14-ferie-malattia pagata-rol-tfr) e da CCNL prende 100 euro in meno dalla sua paga in nero: ha rifiutato (e deve anche rinnovare il permesso che, senza contratto non ti rinnovano).
Inoltre ho aperte 2 ricerche con agenzia interinale da mesi e non riescono a mandarmi nessuno perche nessuno sta cercando lavoro ( neanche donne in gravidanza – dove trova questo qui il personale? Mah.. ).
Comunque secondo me ad alcune persone piace farsi pubblicità perché in questo settore ci sono tanti millantatori: vorrei tanto vedere uno dei suoi locali e la sua offerta; vieni in centro a Milano con la clientela di Milano centro con “puzza sotto il naso” e grandi pretese a piccoli prezzi – quelli di Borgarello – e poi ne riparliamo, infatti lui ha locali in paesi e centri commerciali dove non brillano certo per il servizio.
Inoltre, come mai si sente tanto e dappertutto – anche in aziende di settori diversi – questo problema?
E, soprattutto, perché hanno problemi anche gli alberghi che notoriamente pagano molto – perché non c’è “spreco”?
Forse perché non è proprio come dice….
In ogni caso beato lui, non ha i mal di pancia che abbiamo noi, che il personale lo paghiamo sicuramente e da noi si sta bene, la “qualità della vita” è alta e anche da noi c’è massimo rispetto anche per la vita fuori dal lavoro.
Il giorno dopo la preparazione del post mi scrive la Ristoratrice, mandandomi un video (non pubblicabile per ovvie ragioni di privacy) che mostra la Festa dei 30 anni del locale, offerta ai dipendenti.
30 anni di onesto e duro lavoro e il nostro personale ringrazia! Dimostrazione che se non si trova non è certo perché non lo si paga o non c’è qualità della vita…
Frequentando il locale da una ventina d’anni, tanto è vero che abbiamo sempre organizzato qui i Pranzi Blog, alla fine sono entrato in confidenza con i dipendenti storici, ancor prima che nascesse l’Amicizia con la Direttrice, che mi hanno sempre confermato quanto afferma la Ristoratrice.
Uscendo dal seminato, come ho fatto in apertura, in azienda ci sono dipendenti che hanno cambiato lavoro oppure sono andati in pensione da decenni che spesso ci chiamano o passano di persona per sapere come va, fare due chiacchiere, ecc.
C’è un ex-dipendente ormai in pensione da una decina d’anni almeno, di origine straniera, (cittadino italiano da decenni), che è arrivato a suonare al portone negli anni ’70 dopo che il trafficante (straniero pure lui) lo aveva derubato di tutto ed era alla fame, parlava un po’ di inglese e non sapeva fare nulla.
La mia famiglia lo ha portato in Svizzera, pagandogli vitto ed alloggio, in modo che da là potesse richiedere i permessi per venire in Italia, poi gli hanno trovato una casa, garantendo in prima persona con il proprietario ed assumendolo in azienda dove gli è stato insegnato il lavoro e dove lui ha imparato assorbendo come una spugna, facendo poi le scuole serali per perfezionarsi ed integrandosi al meglio con i colleghi e con il vicinato, diventando, tra l’altro, fra i migliori dipendenti mai avuti (dal punto di vista delle capacità).
Abitando nei pressi dell’azienda ci vediamo spesso e spesso si commuove, dopo decenni, pensando all’aiuto ricevuto dalla mia famiglia e che di fatto gli ha spianato la strada per diventare la persona che è, disponibile, collaborativa e con una bella famiglia. Moglie italiana, figlia medico sposata a sua volta con un italiano, nonno. E da quando nel 2021 la mamma è mancata improvvisamente, lui con le lacrime agli occhi, ancor oggi dice che “è come fosse morta mia mamma”.
Ci sono gli squali nel mondo dei datori del lavoro, così come ci sono anche i cattivi dipendenti. Però ci sono anche molti imprenditori, soprattutto medio-piccoli, che trattano con correttezza le persone che lavorano con loro e che li ricambiano lavorando con impegno e professionalità. Il tutto con il giusto salario se non di più.