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Un libro: Reo confesso

Trama: Quando Soneri, camminando per il parco della Cittadella della sua Parma, si avvicina a un uomo riverso su una panchina, per capire se è solo un barbone addormentato o se è qualcuno che sta male, certo non immagina che sta per cominciare una delle vicende più assurde e intricate di tutta la sua carriera.

L’uomo, infatti, tal Roberto Ferrari, confessa a Soneri di aver appena compiuto un omicidio. Ha ucciso un promotore finanziario che lo aveva rovinato sperperando in affari illeciti e cocaina i risparmi di una vita, che Ferrari gli aveva affidato.

Apparentemente, l’indagine più rapida della storia del commissario Soneri, anche perché Ferrari fornisce tutte le prove che servono a dimostrare la sua colpevolezza: c’è la vittima, c’è il movente, c’è il reo confesso.

Ma Soneri non è uomo di carte, o di tecnologie, o di impronte digitali. È un uomo di intuito, e il suo intuito gli dice che c’è qualcosa che non torna, che in questa apparente semplicità c’è qualcosa di sospetto. Non immagina quanto ha ragione.

Opinione personale: Soneri è impegnato su due fronti, con un’indagine che non avrebbe voluto su un truffatore imprendibile ed un’altra che ufficilmente non esiste, visto che l’omicida è un reo confesso, eppure è quest’ultima che assorbe le energie del commissario che con una certa presunzione relega il truffatore in secondo piano, nonostante le truffe che si susseguono in città.

Non mi è possibile approfondire senza svelare situazioni che devono scoperte con il proseguo della lettura; nella mia classifica personale si guadagna un Medio (3* su Kobo), perchè sulla distanza la lettura è diventata un po’ noiosa, soprattutto per la ripetitività dei colloqui con Ferrari e per le schermaglie con Angela, compagna del commissario ed avvocato difensore (controvoglia) del Ferrari.

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Questa voce è stata pubblicata il 18 novembre 2023 da in L'angolo dei libri - le nostre recensioni con tag , , .