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Un libro: Come sabbia tra le dita

Tokyo, 12 maggio 1961. Nelle prime ore del mattino, sui binari della stazione di Kamata viene trovato il cadavere sfigurato di un uomo.

Impossibile identificarne i tratti, non c’è alcun nome, solo due labili indizi che sembrano non portare da nessuna parte: la voce di un uomo anziano, che i testimoni hanno sentito parlare con un accento caratteristico, e una parola, kameda.

Per seguirne le tracce l’ispettore Eitarô Imanishi è costretto a una lunga, infruttuosa indagine. I mesi passano, gli interrogativi non trovano risposte, anzi aprono solo nuove domande, tutte le vie si rivelano vicoli ciechi.

Ma l’ispettore Imanishi non è uomo da lasciar perdere. E così, quando una serie di circostanze fortuite lo riporta al caso, si rimette in pista, cercando il legame tra il primo delitto e altre morti sospette.

Infaticabile e cocciuto, Imanishi dovrà viaggiare per tutto il Paese, e finirà in un pericoloso labirinto fitto di inganni e false piste, da cui riuscirà a emergere solo a fatica con una sconcertante soluzione.

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Questa voce è stata pubblicata il 15 dicembre 2023 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , .