
Lo chiamavano Michelangelo, era il tatuatore più bravo di Treviso. Un urlo prima dell’alba, e lo trovano stecchito nel suo studio, il cuore trafitto da un chiodo di ferro. L’ispettore Stucky l’aveva già incontrato, sulla spiaggia di Caorle; gli era rimasto impresso quel corpo tatuato a metà.
Inutile interrogare il padre, Malanotte, avvocato dei potenti; tantomeno la madre, Freja Berg, svedese, pittrice e battagliera. Le clienti si sbottonano di più, in tutti i sensi: certi tatuaggi si nascondono molto bene.
In che mondo siamo capitati? chiede Stucky al commissario Montini, a tutta la squadra. Nel mondo antichissimo del tatuaggio, dove è tutto scritto. Anche la soluzione del delitto: scritta sulla pelle.
Opinione personale: Indagine complicata per Stucky che deve capire il mondo dei tatuatori per riuscire a comprendere la mentalità della vittima; ad onor del vero ho intuito parte della dinamica della morte in netto anticipo anche se anch’io come l’ispettore, sono stato fuorviato da quel mazzo di fiori secchi.
Ho letto quasi tutti i libri della Serie con Stucky e la piacevolezza di lettura resta alta, così come l’ambientazione a Treviso che ho visitato una solta volta, ma ho apprezzato al meglio alcuni “angoli” che abbiamo poi rivisto nella serie televisiva trasmessa nel 2024.
Nel libro ho ritrovato quello che nella serie TV era stato eliminato, probabilmente per riuscire a contenere la durata in 1 ora, ma lo zio Cyrus e le sorelle Dotti non sono dettagli marginali nella vita di Stucky, come si può capire in questa indagine, velata dalla tristezza di Stucky per l’improvvisa partenza dello zio.
Nella mia classifica personale guadagna un Buono (4* su Kobo).