
Scorrono così, i giorni di Laust Troelsen, lenti e noiosi, tra le pareti di una classe di liceo e una pizza a cena, in compagnia dei suoi libri.
Avrebbe voluto fare lo scrittore, ma il destino gli ha riservato un’esistenza da insegnante di lettere, costringendolo ad abbandonare i sogni di gloria. Finché un giorno la noia decide di abbandonare lui, e lo fa nel più sconvolgente dei modi: Laust rientra a casa e trova il cadavere di un uomo riverso sul pavimento.
Sul tavolino, un pacchetto di sigarette e un pezzo di carta con scritto «SCUSA». Laust conosce quell’uomo, il suo volto campeggia sui manifesti nelle strade di Copenaghen. È lo scrittore più famoso di tutta la Danimarca. È William Falk.
Quello che Laust ancora non sa è che lo staff dell’autore lo ha designato come suo successore e gli ha affidato il compito di portare a termine il romanzo conclusivo della serie che ha consacrato Falk re del giallo.
Ma perché hanno scelto proprio lui? E cosa significa lo strano messaggio che Laust trova nel suo appartamento, e che è solo il primo di una lunga serie?
Il successore dovrà rivivere alcuni ricordi che credeva di aver sepolto per far luce sulla morte di Falk e su una nuova vita piena di misteri: la sua.
Opinione personale: Inizialmente il libro alterna episodi accaduti nel passato, che ci fanno conoscere meglio i personaggi e le pericolose dinamiche di gruppo, ed i giorni nostri con tutto quello che segue al suicidio di Falk.
Abituato ad essere il leader da vivo, Falk lo è anche da morto, dividendo la scena con Laust che a tratti sembra un burattino nelle sue mani, anche se il fatto stesso che lo abbia scelto come suo erede letterario conferma che aveva visto in lui quello che lo stesso Laust non vede.
La storia cattura anche se, una volta arrivati alla fine e quindi si è capita l’intera trama, devo dire che la trovo poco credibile, ma resta il forte impatto per i risvolti umani dei quali ovviamente non posso parlare per non distruggere il piacere della lettura a chi verrà dopo di me.
Nella mia classifica personale gli ho assegnato un Ottimo (5* su Kobo) proprio per la piacevolezza di lettura, più che per il libro nel suo complesso.
Dello stesso Autore ho letto: I libri di Luca