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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Dove si filano le nuvole

Quando Mio si avvolge nello scialle rosso, si sente pervadere da un tepore familiare e confortante. Una sensazione che la riporta ai giorni felici dell’infanzia, trascorsi nell’azienda dei nonni Kayo e Kojiro, dove i telai erano mossi dalle mani di sapienti artigiani.

Dopo anni, Mio sta tornando proprio in quella remota cittadina del Giappone. Lì, dove è stata felice e spensierata mentre giocava con la stoffa; lì, dove ricamava storie su tutto ciò che la circondava.

È un’antica tradizione che le ha insegnato la nonna e che si tramanda di generazione in generazione. Ma ora Mio ha perso il dono di raccontare e non sa bene chi è. È però certa che l’azienda dei nonni sia il luogo da cui ripartire.

Quello che non può immaginare, è che imparare a cardare e tingere la lana non insegna solo ad avere pazienza. È un gesto che rivela la trama nascosta dei tessuti. Non solo degli indumenti, ma anche delle vite dei suoi familiari. Perché i disegni più belli nascono unendo fili di diverso colore.

Per la prima volta, Mio comincia a capire le scelte di coloro che l’hanno cresciuta e a carpirne i segreti. Forse, proprio grazie al suo dono, può salvare l’attività dei nonni dalla bancarotta; e addirittura sciogliere il nodo di incomprensioni che ha rischiato di dividerli.

Un libro che racconta di una famiglia attraverso l’arte affascinante della lavorazione della lana.

Un esordio che ha commosso i lettori giapponesi, che l’hanno definito la scoperta dell’annodando vita a un passaparola inarrestabile.

La storia del momento indimenticabile in cui da bambini si diventa adulti e di come un filo rosso possa tenere unite le generazioni.

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Questa voce è stata pubblicata il 8 luglio 2025 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , .