L’installazione della wallbox, luci ed ombre…

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Non ho scoperto l’acqua calda, si sa che la ricarica a casa è fondamentale se vuoi avere un’auto elettrica, soprattutto considerando la giungla dei prezzi delle ricariche pubbliche che, al solito, in Italia sono molto più care che nel resto dell’Europa.

Leggo spesso delle problematiche di chi vive in condominio e quindi ringrazio il fatto di abitare in una ex-cascina trasformata in abitazione tri-familiare e tuttavia un paio di problemi li ho avuti.

Innanzitutto il contatore è sul muro di cinta anteriore, ma la wallbox doveva essere installata in giardino, accanto al posto auto coperto, a circa 40-45 metri il che implica uno scavo per interrare la guaina che deve accogliere il cavo che parte dal contatore e questo scavo gli installatori te lo scaricano sul groppone, anche quando pubblicizzano un’installazione “tutto compreso”; per fortuna il lavoro (ovviamente a pagamento) è stato fatto da mio nipote che ha un ruspino con il supporto di mio cognato.

Il vero problema è che a molti installatori piace “il lavoro facile” e quindi se devi tirare 5 metri di cavo e collegare la wallbox, sei a posto, ma se devi fare un lavoro più complesso, si dileguano.

Prima ancora di arrivare all’ordine della Kia, in occasione di alcuni lavori a casa avevo chiesto all’elettricista se installasse anche le colonnine e mi aveva detto di si; ha quindi preso le misure, valutato il lavoro da fare e poi … nulla.

In agosto, quindi, un paio di settimane prima di andare dal concessionario, ho richiesto due preventivi, uno a ChargeGuru che si presenta come “punto di riferimento per chi cerca soluzioni di ricarica per veicoli elettrici, distinguendosi per un approccio olistico e senza eguali. Non offriamo solo prodotti, ma un servizio a 360 gradi che accompagna i nostri clienti in ogni singola fase del loro progetto di ricarica, dalla prima idea fino alla gestione quotidiana.”

Si conferma che chi si loda, s’imbroda ed infatti dopo aver inviato la richiesta di un preventivo, rispondendo ad un questionario online, caricando anche le foto richieste, ecco la risposta automatica (cito a memoria): “il tuo lavoro è più complesso del solito, i nostri ingegneri valuteranno e ti contatteremo”.

Aspetta e spera, ovviamente, visto che sono passati quasi 2 mesi dalla richiesta.

Lo stesso giorno ho contattato anche ViaggiaElettrico che dopo pochi giorni mi ha contattato, prima via email e successivamente con una telefonata, al fine di stabilire cosa fosse meglio per le mie necessità.

Successivamente è venuto un tecnico per un sopralluogo, costato 61 € (importo scalato dalla fattura dell’installazione) e la decisione l’ho presa rapidamente; vero che alla fine su 3 preventivi richiesti ne ho ricevuto 1 solo, ma visto il livello (basso) degli altri installatori, va da sé che quello di Viaggia Elettrico è stato un comportamento adeguato.

I tempi si sono allungati un po’ rispetto al previsto, sia per il maltempo sia per altri impegni, ma alla fine la wallbox della Autel ha trovato la sua collocazione.

ed ovviamente subito utilizzata …

La prima ricarica casalinga è iniziata nel tardo pomeriggio dal 51% per arrivare poi all’80% dopo circa 7 ore, con una potenza media di carica intorno al 3,6-3,8 kW. Il tutto gestibile dalle App di Autel e di Kia.