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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Quello che di più bello abbiamo letto…

Il brano pubblicato qua sotto, di Daniel Pennac, mi è stato girato da Elena e lo condivido totalmente.

Quello che di più bello abbiamo letto lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara”. Ed è subito a una persona cara che subito ne parleremo. Forse proprio perché la peculiarità del sentimento, come del desiderio di leggere, è il fatto di ‘preferire’.

Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l’invisibile cittadella della nostra libertà.

Noi siamo abitati da libri ed amici. Quando una persona cara ci da un libro da leggere, la prima cosa che facciamo è cercarla fra le righe, cercare i suoi gusti, i segni di una fraternità.

Poi il resto ci prende e ci dimentichiamo chi in esso ci ha immersi: tutta la forza di un’opera consiste proprio nel saper spezzar via anche questa contingenza! Eppure, con il passare degli anni, accade che l’evocazione del testo faccia tornare alla mente il ricordo dell’altro: alcuni titoli sono allora di nuovo volti.