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Infostrada, i call center e la privacy…

call centerIl sottotitolo dovrebbe essere “Garante dove sei?”.

Considerando la massa di firme che dobbiamo fare per dare il consenso ad usare i nostri dati e che senza tali firme non potremmo ottenere i servizi di cui abbiamo bisogno, va da sè che poi constatare, giorno dopo giorno, che quella della Privacy è una gran bufala, fa decisamente girare le scatole.

Sull’onda del post pubblicato ieri ecco che mi arriva un’altra mail con richiesta di pubblicazione. Sono situazioni che accadono anche a noi, a casa, visto che ad esempio un paio d’anni fa NON avevamo dato il consenso alla Telecom per la pubblicità telefonica e che la dicitura sull’elenco riportava l’iniziale del nome, ma quando chiamano citano il nome per intero.

Ovvio che hanno in mano elenchi precedenti e/o in ogni caso se ne fregano altamente che tu dia o meno il consenso. Mi chiedo tuttavia un’altra cosa: in azienda ricevo in media ogni mese, 20 telefonate da parte di Tim, Telecom, Infostrada, Fastweb, anche più volte al giorno.

Ora, questo martellamento alle società telefoniche costerà no? Sottopagati e sfruttati quanto vuoi, questi operatori di call center, saranno comunque pagati. Mi piacerebbe riuscire a sapere quanto spende in un anno Infostrada per farsi odiare.

Leggendo la mail qua sotto si vede che l’amica è stata fortunata, in quanto è riuscita a non farsi chiamare più. Ma è fortuna. Oltre un anno fa in azienda abbiamo chiesto a Fastweb,  la cancellazione del nostro nominativo, come previsto dalla legge. Richiesta ignorata. Abbiamo fatto la segnalazione al Garante che ha aperto un’istruttoria nei confronti di Fastweb che si è difesa dicendo che loro avevano cancellato il nominativo, ma il call center (esterno) non lo aveva fatto.

Io ho parlato più volte con il responsabile del call center tirato in causa e mi ha detto che non avevano mai ricevuto comunicazioni in tal senso, anzi, che questa mancata comunicazione era una violazione del contratto che avevano con Fastweb, con la quale successivamente hanno chiuso il contratto.

Allora, riassumiamo: la Fastweb dice di aver cancellato i miei dati, la colpa era di un call center esterno che ora non lavora più con loro. Siamo a posto, quindi. Invece no, continuo a ricevere fax, mail e telefonate, quando chiedo al’operatore di farmi parlare con un responsabile, vai a capire il perchè, cade la linea. Belle linee che hanno… 😉

Provvedo poi, sistematicamente ad informare il Garante, inviando tutta la documentazione, ma nulla cambia. Come ho detto più volte, scrivendolo anche la Garante, forse aveva ragione quell’operatore di call center al quale, dopo aver detto che avevo già chiesto la cancellazione del nominativo,  avevo chiesto come potessi fare con loro, mi rispose testualmente: Lei non si libererà mai di noi. (Quasi una minaccia di stampo mafioso…)

Ecco la mail:

Puoi pubblicare anche questa se vuoi.  Capisco lo stress degli operatori dei call center, ma il nostro di stress chi lo capisce, telefonate del genere arrivano a qualsiasi ora del giorno, soprattutto nelle ore pasti. Inoltre mettici pure che io mi sono fatta togliere dall’elenco telefonico e questi continuano a rompere.

Ricordo che a proposito di infostrada, ho ricevuto tempo fa’ una telefonata dove una signora mi fa:

Salve sono …… di Infostrada la signora V. L.?”

ed io “sì” e lei inizia a propormi  le sue offerte.

Ad un certo punto le faccio” scusi signora ma chi le ha detto il mio nome? ”

e lei ” ma non è abbonata telecom?”

Ed io “sì ma l’utenza non è intestata a mio nome, ma a quello di mia madre quindi lei deve esserne venuta in possesso in maniera illegale”

lei si è arrabbattata un  po’ ed io le ho detto “dica ad Infostrada di non chiamare più altrimenti mi rivolgerò al garante della privacy e poi dovranno spiegarmi dove hanno preso il mio nome”.

Devo dire che non hanno più chiamato.

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12 maggio 2014 – a Mi Manda Rai 3 si è parlato delle telefonate indesiderate e del fatto che nonostante i tanti strumenti normativi a disposizione dei consumatori, spesso i cittadini continuano ad essere presi d’assalto dagli operatori di vari Call Center, che propongono le offerte più disparate.

Come difendersi dalle chiamate in cui cercano di vendere prodotti o servizi a tutte le ore del giorno?

Presente in studio Maurizio Pellegrini dell’inutile Registro delle Opposizioni.

gGli addetti ai lavori sembrano dimenticarsi che le regole ci sono, certo, ma sono puntulmente violate non solo da “una parte delle aziende” come afferma Umberto Costamagna, presidente Assocontact.

Ridicolo anche il consiglio di chiedere all’azienda di essere cancellati, dato che chi ti chiama (come ha precisato un ex operatore) non cita il nome dell’agenzia, ma quello del cliente finale.

C’è poi da chiedersi se l’Assocontact (così come l’Autorità) ci è o ci fà…

Un esempio tipico, che ho citato nel 2009  è quello di Mauro Paissan, allora componente del Garante della Privacy: “Il Paissan dice che si può richiedere la cancellazione dei propri dati, così come ha ripetuto a Striscia la Notizia, la scorsa settimana, il Presidente di un’associazione dei consumatori.”

Chiedere a chi?

A prescindere che nel 95% dei casi ti chiamano con numero privato, resta il fatto che quando chiedi infatti di parlare con un responsabile, per capire come e perchè abbiano il tuo nominativo, in genere chiudono la comunicazione oppure, con ulteriore presa in giro, ti mettono in attesa e dopo qualche minuto la “linea cade”.

Guarda la puntata

Enello specifico, alla faccia dei regolamenti dell’Assocontact, ecco l’agenzia che forma gli operatori e l’istruttrice che ribadisce il concetto: “menefreghismo nei confronti di chi ti dice che non vuole più essere richiamato”.

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Questa voce è stata pubblicata il 29 aprile 2009 da in Consumatori & Utenti, Essere Cittadini attivi. (Diritti & Doveri) con tag , , .