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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Quante terrazze al Sole abbiamo in Italia?

Certamente milioni, anche se è difficile dire quanti, ma se diciamo “parecchi” milioni non sbagliamo….

Orbene, se l’installazione di un intero tetto fotovoltaico risulta talvolta irrealizzabile, perché la superficie necessaria non è disponibile, non scoraggiamoci: se abbiamo a disposizione un terrazzo ben esposto al sole, oppure una piccola parte di tetto, possiamo installare 2-3 pannelli fotovoltaici, che potrebbero produrci, ad esempio, 300 Watt.

Se si installassero piccoli  impianti fotovoltaici da 300 W  su 1 milione di terrazzi avremmo creato in Italia un’enorme centrale da ben 300 MegaWatt: la potenza di una centrale termoelettrica.

Otterremo però il vantaggio di risparmiare sulla bolletta, di diminuire il rischio di blackout, di risparmiare centinaia di migliaia di tonnellate di combustibile e di evitare l’immissione di c.a. 220.000 tonnellate/anno di CO2 nell’ambiente!

… ma che cosa posso alimentare con 300 watt?

Rispondiamo con una domanda: quanti piccoli uffici abbiamo in Italia? Professionisti, avvocati, architetti, progettisti, e chi più ne ha più ne metta. L’Italia è il regno indiscusso delle attività professionali.

In ogni ufficio c’è il PC, la stampante, il fax, per un consumo giornaliero di  circa un kWattora Con 300W di pannelli fotovoltaici siamo in grado di produrre mediamente in Italia da 0,8 kWh/giorno a Dicembre a 1,5 kWh/giorno in Agosto. Un po’ meno al Nord, un po’ di più al Sud, mediamente da 350 a 500 kWh all’anno.

Ecco quindi che un piccolo impianto fotovoltaico dal costo contenuto, che non ci costringe a fare calcoli di ammortamento ventennali, ci dà  la soddisfazione di risparmiare sulla bolletta elettrica dell’attività lavorativa, ci fa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e, dulcis in fundo, ci rende  immuni da blackout.

… come è composto quest’impianto?

Occorrono:
1) uno o più pannelli fotovoltaici, in funzione dello spazio che abbiamo per installarli, e della cifra che vogliamo dedicare a questa soluzione.
2) 1 regolatore di carica
3) 1 o 2 batterie, in funzione dell’autonomia che vogliamo ottenere  in caso di maltempo
4) 1 Inverter, per generare 220 V c.a.

Adottando questo impianto fotovoltaico, le apparecchiature d’ufficiofunzioneranno alimentate da batterie, tenute in carica dall’energia solare, equindi non vi sarà consumo di energia elettrica dall’Enel.

Il sistema è inoltre anti-blackout, in quanto funziona indipendentemente dalla reteelettrica e non è quindi sensibile all’assenza temporanea della stessa.

Non occorre alcuna modifica o accessorio per le apparecchiature alimentate, inquanto l’impianto fotovoltaico è completo di Inverter che genera 220 V c.a.,come le prese di corrente domestica.

L’autonomia in caso di maltempo è dipendente dalle batterie.: tale autonomia può essereaumentata maggiorando la capacità e/o il numero delle batterie e dei pannelli.

… se il maltempo dura parecchi giorni?

Nell’eventualità che il maltempo si prolunghi oltre i giorni di autonomia  previsti nel dimensionamento dell’impianto, le batterie si scaricano, ma nessun problema: il computer, il monitor e gli altriapparecchi potranno essere alimentati in modo tradizionale dalla rete elettrica semplicemente spostando la spina dall’inverter ad una spina domestica. Potranno quindi essere nuovamente alimentati ad energia solare al termine del periodo di maltempo.

… è complicato da installare?

L’installazione è abbastanza semplice: se il passaggio dei cavi non comporta lavori particolari, è alla portata del “fai-da-te”, magari facendosi dare una mano dall’amico elettricista.

Occorre fissare bene i moduli, con il giusto orientamento a Sud e la corretta inclinazione di 30-40° sull’orizzontale (in funzione della località d’Italia).
Esistono diversi tipi di supporti già pronti per superfici piane, tra i quali si può scegliere quello più idoneo;  gli amanti del “fai-da-te” si potranno autocostruire dei supporti utilizzando i fori presenti sulla cornice in alluminio dei pannelli.

Porteremo quindi il cavo elettrico dai moduli al regolatore, poi alle batterie, e infine dalle batterie all’inverter, che costituirà la ns. “presa di corrente” a 220V
Qui infileremo la nostra “ciabatta” dove attualmente alimentiamo PC, stampante e fax, e il gioco è fatto.

…. quanto spendo?

Per 1 o 2 PC, stampante e fax, possiamo spendere tra  800 e 2000 euro. La spesa è inoltre detraibile al 36% dall’IRPEF

Fonte: http://www.ilportaledelsole.it

Nota di Pao: Segnalo, in proposito, il sito http://www.energianaturale.it/

Si tratta di un’azienda che opera nel campo, fondata da “amici degli amici” e dei quali mi è stata garantita la competenza ma, soprattutto, l’onestà. Non vi proporranno un impianto sovradimensionato pur di aumentare il fatturato.