Un contributo di Francesco, da Roma:
L’avanzamento in fase di costruzione, della Basilica di S. Pietro, realizzata in pianta a croce latina rispetto alla croce greca del progetto originale, ne ha allontanato il prospetto ottico della cupola, non più visibile da vicino.

Poco male: la cupola, conosciuta a Roma come er Cupolone, domina i quartieri Borgo e Prati della Capitale; questo ultimo quartiere che, come evidenziato dalla toponomastica, occupa i prati che si estendevano alle spalle di Castel Sant’Angelo: dunque, essendo pianeggiante, permette la visione della Cupola che svetta oltre i tetti da tantissime visuali.
Ma c¹è un solo posto, a Roma, dove si ha la sensazione ottica di trovarsi davvero davanti alla Cupola, frontalmente, e di toccarla con mano. È via Piccolomini, vicino villa Pamphili, tra i quartieri Monteverde Vecchio, Aurelio e Trionfale. Si tratta di una via residenziale, dove le case sono assai ricercate e costose; non solo per l’ovvia vista panoramica, ma anche per la posizione residenziale e tranquilla pur a un tiro di schioppo dal centro e per la tipologia delle palazzine molto eleganti che sorgono immerse nel verde.

La curiosità ottica, però, non finisce qui. Il gioco della visuale fa sì che, percorrendo la via in automobile frontalmente la Cupola, più ci si avvicina a questa più essa sembra rimpicciolire e allontanarsi. Davvero una sensazione divertente e curiosa.

Ovviamente si tratta di uno degli scorci più fotografati e sfruttati da riprese pubblicitarie, televisive e cinematografiche.
riprese bellissime e storiche, bravo da vero artista, il cupolone e’ quanto ci fa pensare perticolermente in questo periodo natalizio. li c’e’ il signore che viene. auguri
Pur conoscendo bene il Giardino degli Aranci – ufficialmente noto con il nome di Parco Savello – collocato accanto alla Basilica di Santa Sabina e poco distante da Sant Alessio (due tra le più belle chiese romanico-bizantine della Capitale) in cima al meraviglioso, elegante, silenzioso e affascinante nella sua lieve sensazione decadente e retro’ quartiere Aventino dal quale si gode una tra le più belle visioni panoramiche della Città Eterna, ebbene non avevo mai fatto caso alla medesima sensazione ottica che si avverte in via Piccolomini rispetto alla visione della Cupola di San Pietro.
Ringrazio, perciò, Lorena per il suo aggancio, che quanto prima andrò a godermi, lassù sull’Aventino dove è sempre un piacere passeggiare, immersi nel silenzio che ispira i pensieri.
Credo che tale sensazione ottica, avvertibile rispetto alla visione della Cupola in via Piccolomini quanto nel Giardino degli Aranci, sia spiegabile dalla prospettiva che in un certo senso falsa la visione. Quando l’oggetto, in questo caso la Cupola, è lontano emerge in primo piano isolato dal contesto in cui giace (nel caso del Giardino, la Cupola spunta da sola oltre la balaustra del terrazzo, in via Piccolomini oltre i paracarri della curva in fondo alla strada) mentre più ci si avvicina più la visuale si allarga e l’occhio comincia a scorgere ciò che è attorno all’oggetto che quindi, paradossalmente, sembra rimpicciolirsi proprio perché non più isolato dal suo contesto.
questa sensazione si ha anche quando si va’ al giardino degli aranci appena si entra si vede la cupola enorme man mano che ci s avvicina al parapetto diventa sempre + piccola