Vita di Robert Luis Stevenson
di Roberto Mussapi – Ponte alle Grazie, Milano 2007
Questo è il dono massimo per uno scrittore omerico, capace di un ascolto così devoto da celare al lettore la propria voce individuale e la propria persona.
a vita di Stevenson viene raccontata da un grande poeta italiano, Roberto Mussapi.
Il poeta che racconta la vita del narratore: una lettura d’eccezione.
E’ straordinario sentire le pagine che pulsano di lirismo, di poesia. E’ magico addentrarsi in una vita così intensa come quella di Stevenson, attraverso una prosa lirica, ma mai noiosa o difficile.
Scopriamo la vita di Stevenson, lo vediamo bambino, ammaliato dalla voce della nutrice Cummy, quando “inconsciamente approfittando della condizione di malato, poté scoprire subito il proprio dono divino, che renderà sonora, plastica, profonda la sua incisiva, essenziale, folgorante visività: l’udito”. Prodromi del genio creativo.
Percorriamo la sua vita, la malattia, le emozioni, i viaggi, l’approdo nelle isole dei mari del Sud, dove gli abitanti lo battezzeranno “Tusitala”, ovvero il narratore.
Un cicerone d’eccezione, il poeta Mussapi, ci prende per mano e ci accompagna nei meandri della vita che è stata arte e letteratura, nelle emozioni di quel narratore che “scoprì che il mondo delle immagini, quel mondo che scaturisce da ogni libro, illustrato o meno, perché capace di generare stupore, è rapinoso e non illusorio, non nega la realtà presente ma ne propone, accanto, un’altra, in cui la prima può trasmutare”.
Una bella biografia, originale ed intensa. Non è il solito racconto di una vita con uno sguardo asettico, quasi clinico che siamo abituati a trovare nel genere biografico.
Questa è una biografia sui generis, che crea magia e meraviglia, che unisce e fa pulsare più cuori: quello di “Tusitala”, che rivive in queste pagine e quello del poeta che fa rivivere il narratore.
Ma c’è un altro cuore che batte grazie a questo libro. Quale? Beh, il nostro, di lettori perché abbiamo davvero a che fare con un’opera dal grande fascino ed incanto.
La stessa grazia, intensità e inquietudine di QUESTA.
Silvia Passini – http://silviapassini.wordpress.com