Nota di Pao: Tratto da www.nonsolosolare.it un interessante articolo che ci spiega comecollocare al meglio un impianto solare, così come quelli eolici ed altri impianti che ricavano energia da fonti rinnovabili. Tra l’altro sempre più spesso leggiamo di vincoli comunali (Vedi: Volterra) o regionali ad impianti diq uesto tipo, con buona pace del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente.
L’articolo > Sembra apparentemente un problema marginale, poichè l’opinione diffusa è che un impianto che non inquina si possa collocare praticamente ovunque. In realtà la situazione non è poi cosi semplice.
Impianti solari – In questo caso ovviamente i pannelli fotovoltaici o termici che siano, devono essere disposti in zone particolarmente irradiate dai raggi del sole per aumentarne la resa. In realtà anche paesi del Nord Europa, avari di belle giornate , utilizzano la tecnologia accontentandosi di rese più basse.
La filosofia dell’impianto solare per i privati è l’impianto a tetto, una scelta spesso scoraggiata dagli elevati costi.
Diversa la situazione per aziende o imprenditori agricoli: i lastrici solari o i terreni non coltivati rappresentano il sito ideale per questi dispositivi. Di sicuro vantaggio per gli stabilimenti produttivi una scelta del genere: laddove si disponga di adeguate risorse, l’impianto fotovoltaico rende la struttura un piccolo centro di produzione di elettricità che non necessita di particolare manutenzione e in pochi anni ammortizza completamente i costi e alla lunga garantisce risparmi importanti. E libera dai rincari costanti delle utenze elettriche.
Fa giurisprudenza la scelta di un agricoltore che, avendo a disposizione un terreno, voleva dotarlo di un certo numero di pannelli fotovoltaici. Non disponendo dei capitali necessari, ha ricercato partner per mezzo di internet, riuscendo nell’intento.
Impianti eolici – Se il sole irradia con intensità diversa più o meno tutto il pianeta, stessa cosa non si può dire del vento. Già perchè la situazione è semplice: il vento c’è o non c’è.
Il problema è che il vento, in genere, soffia lungo paesaggi di accertata bellezza, magari fra verdi vallate incontaminate.
In quest’articolo, si è sottolineata la necessità di superare le riserve, e di cercare di capire che i grandi aerogeneratori eolici per quanto non si sposino alla perfezione con i paesaggi allo stesso tempo nemmeno li deturpano.
Pensiamo alle modifiche radicali al paesaggio che si sono operate con la costruzione di impianti idroelettrici: modifica di corsi d’acqua, creazione di bacini artificiali, costruzione di dighe gigantesche.
In ogni caso per non dare adito a polemiche anche l’eolico sta adottando misure alternative.
In primo luogo tramite la miniaturizzazione degli aerogenetori.
Il mare del Nord fa scuola con il suo eolico off-shore: gli impianti vengono collocati in mare aperto, ad una certa distanza dalle coste dove il vento soffia cospicuo, e non si va incontro a polemiche di tipo ambientale.
La Scozia in questi mesi lancia un progetto innovativo che utilizza gli impianti off-shore che li sfrutta per una produzione aggiuntiva di energia da fonti rinnovabili, traendola dal moto delle onde.
Alla base degli aerogeneratori vengono installate turbine subacque ottimizzando gli spazi e le rese.
Impianti geotermici – Anche in questo caso l’energià deve essere pescata laddove ne esiste disponibilità. Il vapore sorgivo è una risorsa naturale spontanea che ovviamente si forma in presenza di particolari condizioni. Tuttavia moderne tecniche permettono di pompare acqua in particolari aree del sottosuolo, creando le condizioni per farla risalire in maniera controllata verso la suferficie sotto forma di vapore.
Biomasse – Nessun problema di sorta per questo tipo di impianti se non la vicinanza alla ‘materia prima’.
Bio-carburanti – Logisticamente le difficoltà sono tutte connaturate allo sfruttamento intensivo del suolo per la produzione dei vegetali con caratteristiche adatte alla produzione dei propellenti. Suoli che vengono sottratti alle coltivazioni tradizionali e che danno rese modeste.
Gli spazi del futuro – I deserti sono di sicuro la collocazione ideale per grandi centrali solari termodinamiche, ma anche fotovoltaiche, che rendono ‘utile’ un luogo che altrimenti sarebbe inadatto addirittura all’insediamento umano.
Lo spazio, dove in tempi magari non vicinissimi, satelliti carichi di impianti solari invieranno l’elettricità a terra per mezzo di sofisticate tecniche, probabilmente collegate all’utilizzo di raggi laser.
Il cielo. Dove soffiano venti di intensità ragguardevole e moderni impianti eolici ‘volanti’ potranno pescare l’energia direttamente sul luogo.