Nota di Pao: Pubblico un articolo di Maurizio Caprino che ci porta a conoscenza di un problema che si riscontra spesso in caso d’emergenza ovvero l’impreparazione professionale degli addetti dei “carri attrezzi”. Lo scorso anno ho avuto un incidente ed il carro attrezzi inviato era guidato da un rumeno che parlava persino poco l’italiano ed è stato alquanto difficile farsi capire sia quando mi ha chiamato al telefono (mentre ero in ambulanza) e successivamente da mio padre che era arrivato casualmente sul luogo dell’incidente. Spesso si vedono autisti di questi carri attrezzi che guidano in maniera spericolata, nonostante abbiamo un veicolo sul carro o, peggio ancora, lo stanno trainando. Sulla capacità di piazzare il mezzo senza rischi per sè o per le persone soccorse, va tutto di conseguenza. Se non sei realmente preparato a fare quel lavoro, va da sè che tutto quello che fai può andare bene o male. Però non si può essere soccorsi sperando nella fortuna di trovare un operatore che sappia quello che deve fare. Ci vogliono regole, esami, controlli.

°°°

Ora vi parlo della silenziosa guerra che si sta combattendo da più di un anno sul fronte del soccorso stradale. Posta in gioco: la possibilità di operare in autostrada, col giro d’affari che ne consegue.

Ve ne parlo perché sicurezza stradale significa anche essere assisititi da carri attrezzi che arrivano rapidamente e sono manovrati da gente competente. Gente che sa come piazzarsi in modo da poter recuperare il vostro veicolo minimizzando il rischio che qualcuno sopraggiungendo vi piombi addosso (per distrazione, velocità eccessiva, sonno, alcol, droga, scarsa visibilità e chi più ne ha più ne metta).