Quando il sindaco decide di bloccare o limitare il traffico a causa dell’inquinamento, abbiamo sempre ritenuto che non ci volesse una segnaletica specifica: bastava l’annuncio dato attraverso i mezzi d’informazione, perché una legge del ’78 (la stessa che istituì il Servizio sanitario nazionale) consentiva di pubblicizzare pressoché in qualsiasi modo le ordinanze urgenti.
Ora però la Cassazione (sentenza 15769/09) afferma un principio diverso: chi abita lontano non è tenuto a seguire le cronache locali e quindi ha il “diritto di non sapere” che c’è il blocco. C’è di più: i giudici hanno precisato che le uniche regole che tutti i guidatori sono tenuti a conoscere sono quelle del Codice della strada.
Che – sorpresa – non prevede che i messaggi scritti sui pannelli a messaggio variabile abbiano valore obbligatorio, per cui per imporre un divieto di circolazione in un centro abitato occorre piazzare segnali regolamentari in ogni strada di accesso.
Cosa praticamente impossibile a Roma. Quindi, liberi tutti.O, meglio, tutti i forestieri. Anche se poi bisogna vedere che cosa di volta in volta un giudice può intendere per tale e va sempre precisato che le sentenze della Cassazione non sono vincolanti (si riferiscono più o meno strettamente al caso per il quale vengono emesse) e possono essere smentite da pronunce successive su casi analoghi.
Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
Uscendo dall’argomento auto, anni fa in azienda eravamo in causa con un’azienda in stato di fallimento che aveva richiesto la restituzione dei soldi pagati nell’anno ed un giudice non voleva riconoscere il fatto che noi fossimo all’oscuro dello stato di insolvenza della ditta, perchè era stato citato in un articolo sul Resto del Carlino. Resta da capire perchè uno sia obbligato a leggere ogni giorno un quotidiano e per di più legato ad un territorio diverso dal suo. A questo punto dovremmo leggere ogni giorno tutti i quotidiani d’Italia per sapere in che stato sono i nostri clienti?
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In questo caso non è possibile dire che la Legge non ammette ignoranza, per cui almeno dei pannelli luminosi posti con debito anticipo, ci devono essere, almeno nelle vie principali d’accesso, così come dovrebbe esserci una zona franca, in modo tale da poter uscire senza incorrere in una multa. Sicuramente vero che nelle grandi città informare tutti quelli che arrivano da fuori sia impossibile, però si potrà sicuramente fare meno di zero e, in questo caso specifico, usare la tolleranza che spesso i vigili usano a sproposito in occasioni ben più gravi.
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A me è capitato di arrivare in una città di minore importanza e scoprire, grazie ad un display luminoso, che vi era il blocco della circolazione. Detto, fatto, era una gita domenicale, ho cambiato itinerario.