Su Corriere.it da una parte leggi che I turisti non si sono fatti vedere negli alberghi: «Abbiamo un calo delle presenze del 35-40 per cento rispetto allo scorso anno».
Non si sono seduti ai tavoli dei ristoranti: «È un agosto sotto tono, deludente, Milano conferma di non avere un’offerta turistica strutturata».
E i negozi, le griffe, le boutique del centro, le vetrine della moda di lusso, il salotto dello shopping? «Siamo sotto del 30 per cento». I centri studi di Federalberghi, Epam e Unione del commercio stanno elaborando in questi giorni il bilancio d’agosto. Le prime stime sono da profondo rosso.
Poi, giri pagina (virtuale) e scopri che se anche fossero venuti, i turisti, si sarebbero scontrati con una città gestita senza logica. Ecopass sospeso per una ventina di giorni (sebbene le auto in agosto inquinino in egual misura), ma si potrebbe pensare che sia una mossa pensata per favorire gli spostamenti a chi di Milano non è.
Poi, però, leggi anche che non sono invece andate in vacanza le «strisce blu»: nessun parcheggio gratis, nemmeno nelle due settimane centrali di agosto. (cosa che invece era stata fatta lo scorso anno) e che i milanesi rimasti in città che hanno preferito l’auto agli orari super ridotti dei mezzi Atm hanno dovuto darsi da fare non poco per recuperare il tagliandino «gratta e sosta»: pochi i rivenditori aperti, e in molti hanno rischiato la multa.
Lavoro a Milano, ma non ci abito da oltre 10 anni. Lo scorso anno, in agosto, mi era capitato di parcheggiare e pagare il parcheggio, dato che uso la tessera elettronica prepagata, senza sapere che potevo farne a meno, dato che non vi erano avvisi sulle paline nei pressi dei parcheggi; si potrebbe pensare che non essendoci neanche gli addetti con pettorina fosse una cosa ovvia, ma da quand’è che la logica si abbina con le mosse del Comune di Milano?
Infatti quest’anno gli addetti non c’erano, come lo scorso anno, ma il pagamento era in vigore. C’è da chiedersi se non sia possibile un comportamento che sia lineare anno dopo anno.
Che poi, dove sta la logica complessiva nel sospendere l’Ecopass, ridurre in maniera drastica i mezzi pubblici, e far pagare il parcheggio nelle “strisce blu”?