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Sempre più diffuso il tappo Vino-Lok

Dal nostro corrispondente romano

È già arrivato sul mercato un nuovo rivoluzionario tappo, si chiama Vino-Lok ed è sviluppato da un’azienda tedesca per la tappatura del vino in bottiglia. È costituito da un corpo in vetro e un anello di tenuta in materiale copolimero vinilacetato.

Studi e prime sperimentazioni assicurano che i due innovativi materiali sono in grado di eliminare il caratteristico sentore di tappo eanche retrogusti e odori sgradevoli, garantendo una semplice apertura della bottiglia senza l’utilizzo del tradizionale cavatappi: una volta rimosso il rivestimento protettivo, il tappo si toglie facilmente, l’anello di tenuta è inserito nella scanalatura circolare del tappo di vetro, aderisce perfettamente al collo della bottiglia e la sigilla ermeticamente. Le bottiglie hanno il collo di forma diversa nella parte finale più squadrata e piatta, il cui progetto è sotto brevetto.

Bello esteticamente, pulito, inodore e trasparente ha già incontrato il favore di produttori americani e australiani, mentre qualche azienda italiana lo ha adottato in anteprima.
tappovetro
Il tappo di sughero viene considerato superato perché costoso se prodotto in un unico pezzo capace di garantire qualità e tenuta, altrimenti è spesso assemblato con le colle e perciò più economico ma poco affidabile. Il tappo di plastica invece non sarebbe del tutto efficace contro il processo di ossidazione del vino (oltre ad essere inquinante).

Ieri ho stappato una bottiglia di Benuara 2007, taglio di nero d’Avola e syrah prodotto dall’azienda sciliana Cusumano. Si tratta di un buon vino prodotto in notevole quantità e venduto con un buon rapporto qualità-prezzo (sui 9 euro). Non è un vino da lungo invecchiamento e dal millesimo 2007 utilizza il Vino-Lok.

L’avevo trovato come sempre buono (ma un po’ più spigoloso dei millesimi 2004 e 2005, in linea con il 2006) quando lo assaggiai in primavera. Ne ho bevuto due calici giovedì scorso presso l’eccellente ristorante-bistrot Pupina in via Marianna Dionigi a Roma abbinato a una fantastica tagliata di manzo danese assai croccante e saporita: buono e in perfetta forma; anzi: migliorato rispetto agli assaggi primaverili, ovvero più morbido e profondo nei sentori speziati e nel retrogusto di liquirizia tipico di questo vino.

Invece, la bottiglia che ho stappato ieri era leggermente surmatura e un tantino evoluta, sicuramente meno profonda. Un millesimo 2007 ha solo due anni: ancora giovane per essere già in fase calante. Incidente di percorso (il vino è materia viva: le bottiglie non sono mai una identica all’altra)? Oppure incapacità di tenuta del Vino-Lok?

Il tempo e l’esperienza ci darà la risposta.

F.M.

Un commento su “Sempre più diffuso il tappo Vino-Lok

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Questa voce è stata pubblicata il 6 ottobre 2009 da in L'angolo del vino ( e della birra) con tag , , .