A cura di Francesco
La Commissione europea, su proposta della DG Sanco, ha aumentato da 0,7 a 1,5 la concentrazione di flatossina B1 nella frutta in guscio. Il provvedimento ora passa al vaglio del Parlamento. Si tratta di una tossina cancerosa presente nelle nocciole, noci, mandorle, pistacchi e altri frutti a semi oleosi, presente con un tasso più elevato rispetto a quello italiano in particolare nelle mandorle di provenienza USA e alcune qualità di nocciole d’oltre Bosforo.
È caduto anche uno degli ultimi argini a difesa delle nostre produzioni denunciano i rappresentanti delle associazioni dei nocciolicoltori della Tuscia. Ora sarà possibile importare in Italia grandi quantità di nocciole e mandorle extracomunitarie, a tutto discapito dei nostri agricoltori.
Il tutto è avvenuto mentre la nocciola gentile romana, ritenuta una degli migliori del mondo, sta per ottenere la Dop e tra i principali requisiti indicati per la concessione del marchio c’è proprio la bassa concentrazione della tossina cancerosa.
Sulle nocciole – ha dichiarato Zaia – abbiamo fatto fin qui tutto quello che era possibile portando il voto italiano ad un deciso no contro il provvedimento. Continuiamo nella linea di coerenza in favore dei consumatori pesantemente penalizzati in quanto alla loro salute, e ai produttori
italiani che vedrebbero ancora una volta avanzare una concorrenza sleale. Per questo – ha precisato – stiamo valutando la possibilità di arrivare, assieme al Ministero per la Salute, fino alla Corte di giustizia per far valere il nostro no.
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