di Ian Rankin
Ediz. Longanesi – Pagg. 450 – € 17,60
Trama: A Edimburgo, un ex agente del SAS, il micidiale reggimento antiterrorismo in cui ha militato anche John Rebus, commette un delitto efferato. Entra in una scuola, ammazza due studenti, ne ferisce un terzo e poi si uccide. Un caso di follia? Troppo semplice pensarlo. Così come troppo semplice sarebbe additare Rebus come colpevole della morte di un malavitoso che da tempo minacciava Siobhan, la sua collega e protetta, solo perché l’uomo è morto bruciato e Rebus la mattina dopo si presenta con le mani ustionate. Due casi di sangue e di brutale violenza che non possono rimanere insoluti. Per i due detective comincia, così, una girandola di sospetti e false piste che li condurrà su strade tortuose, pronti a tutto, anche a trasgredire a qualsiasi regola, pur di scoprire la verità…
Letto da: Paolo
Opinione: Non male, un po’ troppo lungo (460 pagine) ed il saltare dall’indagine principale ad una vicenda che coinvolge il protagonista, alla fine annoia un poco. E’ lento come lo possono essere certi romanzi di scrittori scandinavi, va a gusti. Consigliato, tranne che ai lettori che preferiscono trame più veloci. Di certo non si resta con il fiato sospeso.
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