di John Grisham
Ediz. Mondadori – Pagg. 390 – € 20,00
Trama: Cresciuto nello studio legale del padre nella cittadina di York, in Pennsylvania, Kyle McAvoy è un giovane con un roseo futuro davanti. Intelligente e di bell’aspetto. Ma nel suo passato c’è un segreto che lui avrebbe voluto dimenticare, e quando alcuni loschi personaggi lo avvicinano annunciandogli di avere le prove del suo coinvolgimento in uno stupro di gruppo negli anni del college, Kyle avverte la sgradevole sensazione di non essere più l’unico padrone del suo destino. I ricattatori agiscono per conto di un misterioso committente interessato a una causa che vede due prestigiose società darsi battaglia per il possesso dei progetti di un avveniristico bombardiere commissionato dal Pentagono. Kyle, semplicemente, dovrà fare ciò che sogna ogni giovane avvocato: accettare l’offerta di lavorare a New York nel più prestigioso studio legale del mondo, che gli ha offerto un impiego strapagato. Questo gli consentirà di passare ai suoi ricattatori preziose informazioni riguardo al contenzioso in atto. Trovandosi costretto a commettere un crimine per nasconderne un altro, Kyle si rende conto che la sua carriera e la sua libertà sono in pericolo, come anche il futuro che aveva immaginato per sé. Ribellarsi al diabolico meccanismo che rischia di stritolarlo significherà ridare un senso al suo codice etico e mettersi una volta per tutte alla ricerca, della verità, anche su se stesso.
Letto da: Paolo
Opinione: Il libro mi è piaciuto, non credo sia il migliore dell’autore, ma questo è soggettivo; l’unico appunto da fare è sulla fine della storia, ben costruita, a tratti paranoica (giustamente) e quindi complicata nella sua semplicità, per così dire. La fine è, dal mio punto di vista, troppo facile. Non mi ha deluso, va bene così, tuttavia mi sarei aspettato qualcosa di diverso. Non mi dilungo, perchè dovrei andare nello specifico, cosa che non è fattibile, senza rovinare la lettura.
P.S: Una piccola nota extra. Se il mondo degli avvocati di Wall Street è quella raccontata da Grisham (e non ho motivo di dubitarlo), mi sa che hanno perso il lume della ragione ed anche della convenienza. Lavorare 100 ore a settimana, sentirsi in colpa se si dorme, annullare qualsiasi rapporto emotivo, sentimentale, sociale e familiare, secondo me non vale 1.500.000 $ che di fatto saranno a beneficio degli eredi, visto che avrai un infarto prima dei 50 anni se ti va bene.