di Maurizio Caprino
Rispetto alla notizia del post precedente, ben più preoccupante è quest’altra, tirata fuori da Altroconsumo e rilanciata da Paoblog (https://paoblog.wordpress.com/2010/02/01/caschi-da-moto-uno-su-due-non-e-sicuro-il-ministero-tace/): ci sarebbero caschi regolarmente omologati che dal punto di vista legale sono ineccepibili, ma sarebbero insicuri.
Questo perché i test ufficiali (sia di omologazione sia quelli a campione che si fanno periodicamente sulla produzione corrente) sarebbero tutti ok, ma le prove analoghe fatte da Altroconsumo hanno dato esito diverso. Chi ha ragione?
Al momento, nessuno può stabilirlo: bisognerebbe controllare sia i controlli già fatti sia i laboratori che li hanno fatti e questo – ovviamente – non possiamo farlo noi giornalisti (salvo spendere soldi che non abbiamo per far fare a nostra volta adeguati contro-test).
Le aziende interessate – ovviamente – hanno protestato e Altroconsumo – altrettanto ovviamente – ha confermato la correttezza dei suoi test.
Come cittadini, non ci resta che attendere il pronunciamento dell'”arbitro”, pagato con i soldi di tutti noi: il ministero delle Infrastrutture, che per legge è competente sulla sicurezza dei prodotti che riguardano tutti noi che andiamo in strada. Arriverà mai questo pronunciamento?
Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
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