di Maurizio Caprino
Se leggete i requisiti varati negli ultimi 15 anni dalla Ue, vi fate l’idea che chi guida camion o bus abbia più o meno la stessa preparazione di un comandante di nave o di un pilota di aereo. Se invece ascoltate i poliziotti che più hanno a che fare con queste persone, scoprite tutto un altro mondo.
Fatto di poveracci che guidano mezzi non di rado insicuri, talvolta catorci che spingono qualcuno a mettersi d’accordo con gli agenti per farsi fermare e multare, in modo da convincere il proprietario del mezzo a cambiarlo o metterlo a posto.
Spesso manca pure la formazione professionale, tanto che una delle più importanti e avanzate novità di questi anni per la sicurezza (il cronotachigrafo digitale) sta facendo centinaia di “vittime”: autisti che, durante i controlli, risultano aver sforato i tempi massimi di guida o non aver riposato abbastanza solo perché sono ancora convinti che lo strumento consideri automaticamente come riposo tutto il tempo in cui il veicolo sta fermo a motore spento, mentre in realtà dev’essere l’interessato ad “avvertire” lo strumento selezionando un comando (fare tutto in automatico è impossibile perché ci sono tempi di sosta che fanno parte del lavoro, per esempio quello necessario per operazioni e formalità di carico e scarico). Perché succede? Non dovrebbero essere come piloti di aereo?
Dopo aver interpellato un po’ di addetti qualificati, ho capito che i problemi sono essenzialmente quattro:
Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
No comment…mio marito ha un azienda di autotrasporti e leggendo qs articolo lui è una delle eccezioni!