Dopo la recente condanna di tre dirigenti di Google per il video sui maltrattamenti di una ragazzo down e l’apertura di un’indagine dell’Ue per l’algoritmo usato dal motore, un altro colpo viene inflitto al colosso del web.
L’Autorità Antitrust ha infatti deciso di ampliare l’istruttoria contro Google (avviata la scorsa estate per possibile abuso di posizione dominante) alle condizioni imposte in Italia agli editori dei siti web nei contratti di intermediazione per la raccolta pubblicitaria on-line.
L’accusa è l’assenza di trasparenza e verificabilità su informazioni necessarie per valutare l’attività di intermediazione svolta in concreto da Google. In particolare, secondo l’Autorità “le condizioni contrattuali fissate da Google non consentono agli editori di siti web affiliati di conoscere in maniera chiara, dettagliata e verificabile elementi rilevanti per la determinazione dei corrispettivi loro spettanti”.
A finire sotto la lente dell’Authority è la rete “AdSense”, un programma di affiliazione attraverso il quale i proprietari di siti internet possono vendere spazi pubblicitari utilizzando Google come intermediario. L’istruttoria è stata inoltre estesa alla società “Google Ireland Limited” con la quale viene stipulato il contratto standard.
Autore: Sonia Galardo
Fonte: http://www.consumatori.it