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L’amore perduto, mai dimenticato / Pelle

Premessa obbligatoria: L’amico Francesco vive con l‘ingombrante presenza del ricordo di un amore ormai perduto di nome Silvia.

Dico ingombrante perchè di fatto limita il suo lasciarsi andare alla vita che scorre, tanto è vero che inviandomi questo disegno, che pubblico con il suo consenso, mi dice…

Visto che oggi il giorno, all’alba, è cominciato con il pensiero rivolto a Silvia, è continuato pensando a Silvia, ho visto bene di chiuderlo pensando a Silvia… E, nonostante fossi molto stanco, ho cercato tra i tanti disegni a lei dedicati e a lei lasciati qualcuno tra i pochi originali che avevo conservato per me.

Ho passato nello scanner quelli che, stasera, mi hanno più colpito nell’andarli a rivedere. Perciò te li invio, sicuramente perché mi fa piacere, forse perché sarà anche un gesto terapeutico.

Puoi anche diffonderli ai nostri amici che ormai conoscono il mio lato di disegnatore (sognatore) romantico…

Disegni che mi ricordano molto bene come Silvia era ai miei occhi, realizzati 7 anni fa…


17 commenti su “L’amore perduto, mai dimenticato / Pelle

  1. paoblog
    16 aprile 2010
    Avatar di paoblog

    Nel caso il buon Francesco non smetta di fare il segaiolo mentale, sto pensando di chiudere la fase di coccole virtuali e passare a delle sberle reali 😀

    Cercasi in Lazio, zona Civitavecchia, una volontaria, meglio se con conoscenze delle tecniche militari, che si rechi a Roma a provvedere al servizio. 😉

  2. Francesco
    16 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Grazie a entrambi!
    Diciamo che ho decisamente bisogno di entrambe le specie di “scappellotti virtuali” che mi avete elargito, seppur quelli di Pao dovrebbero essere fisicamente più dolorosi…!!!
    Che coincidenza, Lorena! Anche i miei nonni materni si portavano 13 anni di differenza (nonno Silvio del 1898, tra gli ultimi a partir per il fronte della Prima Guerra Mondiale e in assoluto il primo specializzato in pediatria all’Università di Napoli avendo San Giuseppe Moscati come professore, e nonna Maria del 1911), poi mia nonna è morta a 73 anni dopo 51 anni di matrimonio, mentre il nonno è arrivato, lucidissimo tanto da guidare fino a tre anni prima e andar ancora a fare visite domiciliari ai propri affezionati pazienti, a 93 anni…

  3. paoblog
    16 aprile 2010
    Avatar di paoblog

    Francesco, con questo esempio di Poppea sei stato “colpito ed affondato“. 😀

    Sai cosa fare, sta a te farlo…

    io ti starò accanto, al solito, a darti scappellotti virtuali se serve … in amicizia s’intende 😉

  4. lorena
    16 aprile 2010
    Avatar di lorena

    Pensa i miei nonni avevano giusto 13 anni di differenza tra loro (mio nonno era più grande come te) si sono sposati lui 34 enne e lei ovviamente 21enne.Sono rimasti insieme per oltre 50 anni finche mia nonna nonostante più giovane è passata a miglior vita.
    Forse a 23 anni anche se maturi si è ancora giovani per poter apprezzare determinate cose e un 36enne anche se meno maturo forse vede la vita sotto un altro punto di vista. Ti auguro con tutto il cuore di intraprendere un’altra storia non certo per dimenticare la passata esperienza ma per non idolatrarla come credo di stia succedendo ora. Tanti ma tanti auguri

  5. Francesco
    16 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Sì, la differenza di età è di 13 anni a mio sfavore, ovvero: io sono più anziano. Tanti, troppi, pochi? Non lo so: dipende sempre da come si vivono le cose, soprattutto da come si affronta la vita. Silvia, all’epoca ventitreenne, era molto molto molto più matura di altre sue coetanee: le circostanze della vita l’avevano portata a maturare molto. Ma, al tempo stesso, anche desiderosa, cominciando ad avere un minimo di sicurezza economica, di prendersi dalla vita un minimo di ciò che essa le aveva tolto.
    E, paradossalmente, ora che io ho superato i 40 e che comincio a far davvero tesoro dell’esperienza, mi accorgo che sono più completo: maturo, esperto a sufficienza ma anche più leggero, spensierato, capace di lasciarmi andare, godere della vita con responsabilità e vero piacere.
    Anche per questo mi sembra che oggi sarei più capace di essere la persona giusta per Silvia rispetto ad allora.
    E, sì: io continuo a benedire e ringraziare sempre il giorno di aver incontrato Silvia e di aver vissuto tutto ciò che è stato. È comunque, e lo sarà sempre, parte importante di me. Solo, che oggi mi sento più preparato. Magari, chissà, per un’altra storia, un’altra circostanza che la vita mi offrirà…

  6. lorena
    14 aprile 2010
    Avatar di lorena

    Il fatto che cmq tu sia contento di aver vissuto questa esperienza anche se ti ha reso infelice è cmq un buon segno, altre persone in questi casi magari avrebbero maledetto il giorno in cui si erano incontrati. Ho capito che c’era una certa differenza di età ma non mi è chiaro chi dei due fosse + giovane. Alcuni sostengono che la differenza di età non sia un problema, io dico sempre” dipende quanto è questa differenza” a volte sono due diverse generazioni a confronto. Certo ora come dici sarebbe diverso tenendo conto dell’esperienza le cose sicuramente sarebbero andate diversamente. Il destino però ha deciso così e spesso non siamo noi a farcelo, l’importante è vivere la vita giorno per giorno con tutto quello di bello e di brutto che può riservarci.

  7. Francesco
    14 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Grazie, Lorena!
    Sto proseguendo in un percorso di cambiamento nel modo di vedere e vivere questa storia e di accettare che essa appartenga ormai al passato anche grazie all’idea di Pao di parlarne insieme qui sul blog e grazie ai vostri interventi che mi spingono a giuste riflessioni!
    Però non spiacerti per questo mio trascorso: è vero, per certi aspetti l’ho vissuta male la fine della storia con Silvia e, soprattutto, ho davvero faticato ad accettare questa fine; ma come credo sia per tutte le storie di amore sono contento di averla vissuta intensamente, di aver provato sentimenti belli e profondi e, anche, di esser passato attraverso momenti di infelicità: tutto questo, insieme, è comunque bagaglio di esperienza e di vissuto.
    E, poi, sono sicuro che alla fine resteranno soprattutto nella memoria le sensazioni, i momenti e i ricordi belli, così come dimostra il volerne parlare con voi, insieme, il voler condividere pensieri e disegni. E, come tutte voi avete scritto, già accostarmi a questi disegni-pensieri-ricordi in modo sereno lo dimostra.

  8. Paoblog
    14 aprile 2010
    Avatar di Paoblog

    Come spesso capita quando si parla di Amore, Sentimenti, amicizia, vedo che le Bloggers rispondono in maniera attiva ed anche privatamente mandano mail con domande ed ulteriori commenti.

    Con Francesco si è parlato spesso di Silvia, tuttavia mi sono accorto di essersi soffermato sul suo “sentire” attuale senza approfondire sul perchè sia finito questo amore.

    A seguito di una mia domanda, oggi mi scrive che:

    Perché finì tutto?

    Allora non me ne capacitai e ci stetti male moltissimo; ora capisco che, allora, non poteva che andare così. Ci fossimo incontrati oggi, con la stessa differenza di età o addirittura con maggiore differenza di età, forse invece funzionerebbe.

    Credo che lei non era, davvero, innamorata ma più affascinata, intrigata, rapita dalla mia simpatia. Però, allora, ero più lontano da lei, anagraficamente come nei comportamenti, di quanto non lo sia ora, di quanto non saprei esserlo ora nel rapportarmi a lei.

    Inevitabilmente, allora, certe differenze hanno presto sopravvento sul fascino, sullo scoprirsi attratti. Ma differenze che erano soprattutto nella mia mancanza di esperienza, forse nell’essere ancora un po’ fossilizzato dal matrimonio finito. Non so bene come spiegarlo: ero simpatico, divertente, interessante, pieno di cose da scoprire ma anche noioso, rigido, poco esperto, poco sciolto. Più vecchio di ora. Ora, sono sicuro al 100%, me la saprei giocare molto molto molto meglio e con più sicurezza.

    E quindi lei ha cominciato a vedere più questi aspetti dopo il momento iniziale di attrazione. A notare più certe differenze, anche culturali e sociali. Tenendo anche presente che Silvia, tra i tanti pregi aveva anche il difetto di essere poco aperta mentalmente, poco incline all’avventura, bisognosa di solidità, ma quella solidità che poteva avere, nel suo modo di veder le cose, da qualcuno suo pari-grado. E, quindi, ha cominciato a staccarsi, a farsi venire i dubbi, a pensare che non era il caso…

    Io, all’inizio, mi sono sentito come scaricato, trattato come un capriccio di un momento, lei se ne è anche dispiaciuta molto e sentita in colpa…

    Oggi penso che avesse, invece, ragione lei e mi dispiace che ne abbia sofferto come chi pensa di aver ferito inconsapevolmente un altro.

    Oggi, però, saprei gestire la cosa molto più brillantemente: questo mi rompe, perché penso che la storia bellissima e l’incontro meraviglioso con Silvia mi sia capitato al momento sbagliato…

  9. lorena
    14 aprile 2010
    Avatar di lorena

    Non so’ nulla di te, ti credevo “felicemente sposato” e mi spiace sinceramente per questo tuo trascorso. I disegni sono stupendi e, devi averla amata molto per realizzare queste opere.Purtroppo nella vita non sempre i sentimenti sono ricambiati come dice una celebre canzone prendi una donna ecc ecc ..
    Sono d’accordo con Spugna, il fatto che tu li abbia tirati fuori forse è un segno che stai “guarendo” ed è quello che ti auguro con tutto il cuore.

  10. Francesco
    12 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Grazie, davvero e proprio di cuore, Ida per le tue bellissime parole…!
    Sono commosso e molto contento: perché significa che le nostre sensibilità trovano conferma in altre persone sensibili e che, in mille modi diversi come anche attraverso il soffermarsi insieme su dei semplici disegni o delle parole di amore, possiamo avere reciproco scambio di sensazioni.

  11. Francesco
    12 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Ancora grazie, Spugna, per i complimenti che mi fai!
    E soprattutto per l’opportunità di soffermarmi su importanti spunti di riflessione che mi offri:è vero – ci ho pensato molto in questo fine settimana dopo aver letto le tue parole – che guardare ai segni del passato, come possono essere questi disegni, può essere un modo sano di conservare nel presente i ricordi senza che essi facciano più paura; anzi, magari traendo da essi piacere e, soprattutto, bagaglio di esperienza.
    Per questo ringrazio ancora Pao: la sua idea di render noti questi miei disegni, ma soprattutto attraverso di essi un aspetto privato e sentimentale della mia vita, sento che mi sta facendo bene; soprattutto mi sta permettendo, anche grazie allo scambio di idee, di analizzar la circostanza molto più costruttivamente di come non abbia fin ora fatto.

  12. idem
    10 aprile 2010
    Avatar di idem

    io non sono di molte parole, mi riesce difficile scrivere…però voglio dire che i tuoi disegni sono bellissimi certo..ma sono ancora più belle le parole che dedichi a Silvia e al suo ricordo…da queste parole si conferma che l’amore esiste davvero…complimenti per come sei…poi davvero non so se augurarti di guarire completamente dal “tuo” ricordo…ma non guarire dal “come sei”…ciao (anche se non ci conosciamo)da Ida.

  13. Spugna
    9 aprile 2010
    Avatar di Spugna

    Caro Francesco,

    Ti auguro di essere di nuovo felice!
    Sei sulla buona strada.
    Il fatto che tu abbia tirato fuori i disegni significa che non li temi più, che non ti fanno più paura, paura di ricordare. Li hai esorcizzati!
    In ogni caso, complimenti per la mano.

    Spugna

  14. Francesco
    9 aprile 2010
    Avatar di Francesco

    Ringrazio anzitutto Pao che ha trovato belli e interessanti i disegni che gli ho inviato ieri sera tanto da volersi inserire nel blog nell’arco di un mese, uno a settimana.
    Credo che per me sarà circostanza molto terapeutica poiché mi aiuterà a rifletterci su; ma non, spero, in modo nostalgico e sterile – inutile nascondersi dietro le parole: da innamorato che non ha ancor del tutto rimosso la delusione – quanto più costruttivo, critico, razionale. A maggior ragione se i miei disegni faranno scaturire commenti, consigli, suggerimenti, sollecitazioni come quelli fin ora pervenuti da parte di Spugna ed Ele.
    * * *
    Si dice che quanto più sia forte, saldo almeno dentro il proprio cuore, intenso, cercato e voluto quanto contemporaneamente spontaneo un amore, tanto più forte, lungo, difficile da superare sarà il dolore conseguenza dell’eventuale fine del rapporto scaturito da quell’amore stesso.
    Il mio sentimento di amore per Silvia è stato, probabilmente è ancora, immensamente forte. Quasi a sfiorare l’ossessione, in senso però non del tutto negativo, come intuisce Spugna.
    Soprattutto un vero colpo di fulmine, dirompente: una vera sensazione di pelle, di sensazione. Pelle: non a caso una sensazione che compare spesso nei disegni per Silvia.
    * * *
    Era qualche anno che non andavo a guardare i disegni per Silvia.
    Nel periodo, breve, di corteggiamento; nel periodo, che nei miei pensieri sarà sempre come “stato troppo breve”, del nostro rapporto; infine nel periodo di dolore seguito alla fine… In questo lasso di tempo ho realizzato tanti tanti scritti e disegni per Silvia. Ella è stata davvero una mia Musa.
    Intendiamoci: non Musa d’arte; sono pensieri di amore e disegnini carini: sono solo espressione e segno di un sentimento forte e intenso.
    Riguardandoli a distanza di tempo ho capito come, nella loro ingenua spontaneità e semplicità, comunicavano la genuinità di un sentimento esaltante e dirompente, ricco di energia.
    Il rapporto, però, forse era sproporzionato: quel che per me era amore davvero fortissimo, per Silvia era, in assoluta sincera onestà da parte sua, più affetto, gioco, stima, soprattutto affascinazione per me.
    * * *
    Mi piaceva dare concretezza su carta, con il disegno, alle parole che a livello di sensi e sentimenti Silvia mi ispirava. Poi, dopo la fine, l’ho fatto per sfogare il dolore, magari dopo aver passato ore e ore seduto a guardare la vita nella “nostra piazza” a Belsìto, pendici di Monte Mario; oppure ore spese a camminare nella città.
    Avevo conservato le fotocopie delle decine di “poesie-disegni” i cui originali regalavo a Silvia quando la corteggiavo e, dopo, quando la amavo ricambiato; poi ho conservato gli originali che disegnavo per me pensando a lei.
    Su consiglio di amici, qualche anno fa, gli ho chiusi in fondo a un armadio e mai più guardati. Per non ossessionarmi.
    * * *
    Però io non so cosa sia successo, dentro di me, l’altra notte: non riuscivo a dormire e, senza capire perché né senza volerlo, il pensiero è tornato, fortissimo, a Silvia. E mi ha inseguito per tutto il giorno.
    Così, dopo anni, sono andato a rivedere quei disegni, quelle parole.
    Ecco, quindi, che alcuni, solo alcuni, vedranno luce nel blog di Pao.
    * * *
    Ringrazio sia Spugna che Ele per le loro bellissime parole. Parole che mi fanno bene; soprattutto perché sento che sanno capirmi pur non conoscendomi né conoscendo la mia storia travagliata con Silvia, ma soprattutto sanno, con la giusta e inevitabile obiettività, darmi consigli utili e spronarmi.

  15. paoblog
    9 aprile 2010
    Avatar di paoblog

    Previste altre uscite ogni venerdì, alle ore 09.30, fino al 7 maggio… parole & disegni by Francesco..

  16. ele
    9 aprile 2010
    Avatar di ele

    Caro Francesco,
    anche io ho passato un paio d’anni nel ricordo di una persona. Ma appena sono riuiscita a capire che era una storia finita, ho cominciato a riordare anche le cose brutte di quel rapporto e non solo le belle… Mi sono pian piano liberata, conservo il ricordo di un amore meraviglioso, forse l’unico vero della mia vita, ma adesso mi sento libera, serena, felice e, chissà, pronta per un nuovo amore che spero arrivi prima possibile !
    Intanto molti complimenti per i disegni, mi piace molto il tuo tratto…
    Auguri !

  17. Spugna
    9 aprile 2010
    Avatar di Spugna

    Caro Francesco, non conosco bene la tua storia, ma mi permetto di scrivere due righe per ricordarti, anche se penso che tu lo sappia già, che vivere nel passato non ti permette di goderti il presente e soprattutto questa catena ti impedisce di proiettarti nel futuro.
    Spezzala il più presto possibile : Silvia rimarrà un dolce ricordo e smetterà di essere un’ossessione.
    Vola via e se non ci riuscirai, vorrà dire che questa situazione comunque ti piace.

    A presto!

    Spugna

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Questa voce è stata pubblicata il 9 aprile 2010 da in Amore, Amicizia & Sentimenti con tag , , .