Premessa obbligatoria: L’amico Francesco vive con l’ingombrante presenza del ricordo di un amore ormai perduto di nome Silvia.
Dico ingombrante perchè di fatto limita il suo lasciarsi andare alla vita che scorre, tanto è vero che inviandomi questo disegno, che pubblico con il suo consenso, mi dice…
Visto che oggi il giorno, all’alba, è cominciato con il pensiero rivolto a Silvia, è continuato pensando a Silvia, ho visto bene di chiuderlo pensando a Silvia… E, nonostante fossi molto stanco, ho cercato tra i tanti disegni a lei dedicati e a lei lasciati qualcuno tra i pochi originali che avevo conservato per me.
Ho passato nello scanner quelli che, stasera, mi hanno più colpito nell’andarli a rivedere. Perciò te li invio, sicuramente perché mi fa piacere, forse perché sarà anche un gesto terapeutico.
Puoi anche diffonderli ai nostri amici che ormai conoscono il mio lato di disegnatore (sognatore) romantico…
Disegni che mi ricordano molto bene come Silvia era ai miei occhi, realizzati 7 anni fa…
Si sa … sono o non sono il ____ ? 😀
Posso solo darti ancora una volta ragione, mannaggia!
sei un’adorabile minchione… 😀
d’altro canto io sono testardo almeno quanto te, per cui non mollo la presa …. 😉
P.S. Sei Maestro & Interprete non dell’Amore, ma del Pensar d’Amore ….
Insomma gli altri trombano e tu ci pensi su.. 😀
Sì, Pao ha ragione da vendere…
Anzitutto se l’amore è follia io ne son sicuramente il miglior interprete!
Vero anche che, al di là del cadere o meglio ri-cadere in certi errori e sofferenze, la ricerca di una Giorgia in sostituzione di una Silvia può anche essere vista come un passo avanti, un desiderio di rimettere in moto meccanismi vitali, di andar oltre…
Insomma: la cura continua, vedrete che porterà frutti. O, al limite, la pace dei sensi…
Stavo giusto arrivando…
un artista del disegno, un fine dicitore, un cuore sensibile, un poeta… ma alla fine resti sempre un pò suonato 😀
resta il fatto che te lo diciamo alla nausea … e tu mi sa che gongoli ad essere sgridato, masochista come sei… 😉 …
insomma, non solo non migliori (visto che io so cosa che loro non sanno. ed ogni riferimento a G è puramente volontario) ma addirittura ti crei sempre nuove fantasie …
l’Amore è anche follia, perdita della ragione, istinto, passione, ecc., ma una cosa è certa.. se non è Ricambiato (oppure è finito) si deve passare oltre, sennò si ricade nell’Ossessione, cosa questa che non fa bene a nessuno…
la vita continua… vivila, romano, che ti meriti il meglio…..
Grazie, Spugna: felice che il disegno ti piaccia!
Purtroppo credo che tu abbia ragione, sul fatto che sia senza speranza!
(attendo rimproveri da parte di Pao!)
Francesco, sei senza speranza 🙂
p.s. il disegno è bellissimo…
Questo è il secondo volto di Silvia.
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Silvia è allegra, solare, luminosa, sportiva, gioiosa, sbarazzina, quasi ancora fanciulla, semplice; a volte infantile, spesso o troppo spesso birichina e giamburrasca. Silvia gioca a farsi corteggiare, quasi incredula che gli uomini la scrutano, la penetrano con lo sguardo, la desiderano e sognano; ma, al tempo stesso, ne è fortemente consapevole e ci si diverte maliziosa e strafottente. Se qualcosa dei suoi capelli con cui gioca – sbizzarrendosi a legarli in mille tipi di codini, coda di cavallo, frangette oppure, anche, a colorare: neri, mori, mesciati, una volta addirittura color rosso brillante – copre una parte del viso o del suo sguardo è per essere ancor più conturbante, eroticamente aggressiva, spiazzante quasi a intimorire i corteggiatori.
È il viso della Silvia decisa e aggressiva, con la voce squillante ancor da adolescente strafottente e sfrontata, persino sguaiata nel suo romanesco-romanaccio marcato di borgata; è il viso della Silvia con la pelle lucida e appiccicosa così sudata di palestra o di amore fatto tra le lenzuola del pomeriggio estivo, quando gli occhi verde-castano con le pagliuzze dorate incandescenti sono brillanti e pericolosi, impossibili da reggere e sostenere nello sguardo; è il viso della Silvia che affronta il lavoro come momento di socializzazione, come un divertimento con gioia e non si vergogna se di questo odora o ne porta il disordine, anzi: ne è orgogliosa.
È il viso della Silvia che i capelli, raccolti in modo spesso irregolare e dinamico, lasciano libero, aperto al sole che ne colora la pelle con giochi di ombre e luci, con segni gentili ma marcatamente sexy di efelidi e nei sulla pelle liscia e morbida; è il viso della Silvia con la boccuccia morbida, umida e maliziosetta che sembra chiederti irrefrenabile di baciarla; è il viso che lascia libero, aperto davanti a sé e spudoratamente offerto al pubblico il collo lungo, sottile, muscoloso, forte, deciso, saldo e il décolleté generosamente nudo quando ella, malsopportando il caldo estivo, non curante come una bambina capricciosa comincia a sbuffare, sudare, farsi aria e slacciare bottoni della camicetta da cui occhieggiano candidi ma maliziosi reggiseno bianchi che incorniciano i suoi piccoli piccoli seni.
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È il volto di Silvia tutto luci e sole, dove le ombre servon solo a rimarcar la luminosità del tutto.