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Sicurezza stradale – la G.d.F. va a caccia di cuscinetti falsi

Le Fiamme Gialle di Caserta hanno effettuato un blitz in alcuni depositi di Casagiove sequestrando 180 mila cuscinetti contraffatti (per un peso di 90 tonnellate e un valore di 5 milioni di euro) e denunciato tre persone per contraffazione, ricettazione e frode in commercio. Il materiale era contenuto in confezioni, anch’esse abilmente imitate, recanti il marchio di un noto produttore svedese i cui cuscinetti sono diffusissimi, per esempio, nei mozzi ruota di molti modelli di auto.

L’azione della GdF, che segue quella simile dell’aprile 2009 effettuata dalle autorità della Repubblica Ceca (in cui furono sequestrate 30 tonnellate di cuscinetti con il marchio del medesimo produttore e di altri) dimostra che la contraffazione di questi componenti dilaga in tutta Europa.

Si tratta di un fenomeno dalle conseguenze potenzialmente disastrose per gli automobilisti poiché, al di là dei legittimi interessi dei produttori di ricambi originali (che devono difendersi dai danni causati dall’industria del falso), c’è da dire che un cuscinetto contraffatto e prodotto chissà dove può presentare, in tema di resistenza e di durata, prestazioni assai inferiori a quelle del materiale originale.

È evidente che in un componente così critico presente in sottoinsiemi fondamentali per la sicurezza come i mozzi ruote, tali scadenti caratteristiche possono causare cedimenti improvvisi, uscite di strada e quindi…

Semaforo verde per la GdF: va a caccia di cuscinetti falsi.