Chi si appresta a boicottare Facebook il 31 Maggio – noto anche come “Quit Facebook Day”- ha trovato un’ulteriore giustificazione nelle rivelazione del Wall Street Journal che il sito è colpevole di aver inviato informazioni private dei suoi utenti a delle agenzie pubblicitarie, senza il loro permesso.
Pare infatti che agenzie pubblicitarie, tra cui Yelp, Pandora, DoubleClick di casa Google e Right Media di proprietà Yahoo Inc., ricevano i dettagli privati degli utenti che cliccavano negli spazi pubblicitari presenti non solo sul social network di Palo Alto, ma anche MySpace.
Il quotidiano americano ha così rilevato ciò che molti temevano: molti social network sembrano non rispettare neanche le proprie condizioni di utilizzo e regolamento per la privacy.
In realtà Facebook non è l’unico social network ad aver violato le regole del suo stesso gioco. Siti quali LiveJournal, HI5, Xanga, Digg e persino Twitter si son resi colpevoli di aver tradito i propri utenti distribuendo i loro dati personali – anche se è ancora da stabilire quanto fossero consapevoli della transazione.
Lo scippo di diritti ai danni degli utenti dei network fa parte di un processo in cui pochi ammettono colpevolezza. Le stesse agenzie pubblicitarie per esempio sostengono che non hanno alcun controllo sui dati che gli vengono inviati dai loro clienti….
Continua la lettura qui > A. A. Vendesi Privacy – il tradimento dei social network.