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Un libro: Acqua viziata (Viaggio nell’Italia delle barche e della voglia di mostrare)

Il tratto di mare da Fiumicino all’isola di Ponza, il caldo di fine giugno, le acque affollate di un week-end lungo, cinque barche e altrettanti equipaggi, tutti rigorosamente italiani: lo skipper a noleggio, disincantato e disadattato, che porta in giro le coppie di città; il cafone arricchito che organizza festini e orge su una barca esagerata; il patito della navigazione che comanda la sua barchetta come fosse una portaerei e si crede un ammiraglio…

Un romanzo grottesco, ma anche un po’ malinconico, che racconta le varie forme dello sfascio sociale e del disagio individuale che ci colpisce un po’ tutti e dove gli italiani in barca diventano lo specchio, ancora più nitido, degli italiani «sulla terra». La scrittura di Roberto Goracci, graffiante, divertente, anarchica (come quella di un Bukowski redivivo), ne fotografa le nevrosi, gli slanci, le meschinità e l’involontaria comicità.

«Fermo sull’acqua di quel fiumaccio infame che era il Tevere all’altezza di Fiumicino. Acqua dolce ma verde, densa, trafficata da tronchi marci, pesci morti, talvolta gatti gonfi e preservativi usati che serpeggiavano cercando la foce, come spermatozoi l’ovulo. Con il motore che girava al minimo per contrastare la corrente, aspettava il ponte, che avrebbe dovuto alzarsi entro pochi minuti. Era il sesto weekend consecutivo che portava gente in barca, sempre a Ponza, avanti e indietro, silenzioso e scoglionato come un autista del 60 notturno.»

Fonte: www.illibraio.it

3 commenti su “Un libro: Acqua viziata (Viaggio nell’Italia delle barche e della voglia di mostrare)

  1. Francesco
    30 giugno 2010
    Avatar di Francesco

    Eh… Purtroppo quel Paradiso terrestre alcuni mesi all’anno è rovinato proprio da quella “fauna” insopportabilmente antipatica perfettamente ritratta da Roberto Goracci, per come si evince dalla recensione.
    Fauna decisamente stridente con la natura selvaggia e primordiale che caratterizza l’Arcipelago Pontino, fuori stagione fedele al suo semplice e umile solitario e silenzioso essere ancestrale, in estate schiavizzato dalla stupidità irrispettosa degli uomini…

  2. Paoblog
    30 giugno 2010
    Avatar di Paoblog

    Se non mi commentavi un libro su Ponza ti toglievo il saluto 😀

  3. Francesco
    30 giugno 2010
    Avatar di Francesco

    Forte…
    Sembra davvero un libro brillante e intrigante, ricco di ironia e sano sberleffo satirico.
    Credo proprio che lo leggerò!

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Questa voce è stata pubblicata il 30 giugno 2010 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , .