Premessa: Non ho nessun interesse ad esaltare o stroncare un locale ovvero io racconto quello che ho vissuto in prima persona. Lascio ai professionisti l’onere di scrivere delle recensioni, infatti questa è un’Opinione personale su un locale nel suo insieme e, ovviamente, sulla cucina; va da sè che come tutte le opinioni è soggettiva, ragion per cui quello che piace a me potrebbe non piacere ad altri e viceversa.
Il post ha una data di pubblicazione e racconta di una visita avvenuta in un giorno preciso; se possibile, aggiorno le mie Opinioni, nel caso vi siano state variazioni sostanziali, tuttavia va da sè che nel corso del tempo possono esserci stati cambiamenti, in meglio o in peggio dei quali non sono informato. Nel caso di un cambio di gestione, si prega di comunicarlo nei commenti in modo tale da evidenziare la cosa nel post.
Diversamente da altri Bloggers non mi faccio pagare per delle opinioni positive e meno che mai annuncio il mio arrivo
Sabato siamo fuggiti dal caldo soffocante della Padania 😉 e ci siamo diretti al Rifugio Muzio, nella Valle dell’Orco. Il Pupo Alpinista nei giorni scorsi ci aveva parlato di questo rifugio (vedi link), dove era andato a mangiare dopo l’arrampicata della parete posta alle sue spalle (vedi foto).
Basterebbe dire che abbiamo lasciato alle nostre spalle una temperatura che avrebbe superato i 33 °C per arrivare a Ceresole Reale e trovare uno splendido sole ed una temperatura di circa 20°.
Un temporale subito dopo pranzo ha affrettato il nostro rientro, ma non voglio parlare di questo. Torniamo al Rifugio Muzio, dove abbiamo fatto una colazione appena arrivati e, successivamente, siamo tornati per pranzo.
Partiamo dal fondo. Si mangia bene, i prezzi sono equi ed il personale molto gentile ed affabile.
Ed ora arriviamo alla ragione di questo post. Chi conosce la Signora K sa bene che è riservata (e timida), per cui di poche parole e contestualmente non è una persona fisica nei rapporti con gli altri.
Capirete perciò la mia sorpresa quando durante il pranzo ha esclamato: quando incontro persone così gentili (in questo caso si parla della ragazza che serviva ai tavoli) mi viene voglia di abbracciarle…così come quandeo incontri certi maleducati vien voglia di prenderli a calci nel…
Nessun dubbio sulla cortesia delle persone del Rifugio Muzio, beninteso, ma questo suo sentire è purtroppo figlio dei tempi in cui viviamo, spesso dominati da maleducazione, inciviltà, aggressività e prevaricazione. E quando incontriamo persone educate e civili, (come dovremmo essere sempre) quasi ce ne stupiamo, e ci sentiamo mossi da una benevolenza particolare nei loro confronti.
Sto divagando, ti pareva… 😀 … Io ho cominciato il pranzo con un tagliere di affettati, dal quale Ro-K ha pescato subito ed è rimasta incantata dalla bontà di quelli che ha definito I migliori affettati che abbia mai mangiato! e successivamente stupita dei profumi, di erbe, di montagna, di bontà, che emanavano gli affettati prima e la polenta con cervo e salsiccia dopo…
Di fatto la Signora K si è innamorata del Rifugio Muzio e della sua cucina, arrivando a dire che Anche il caffè ha un profumo tutto suo … 😉
Certo, non è dietro l’angolo, tuttavia una gita nei dintorni ci sta tutta, per cui lo raccomando senza dubbio.
La segnalazione del Pupo Alpinista – Il rifugio
La foto della parete (Poppea gradirà) dove si possono cogliere dei puntini che, in realtà, sono alpinisti…
E’ vicino a dove andavano i ragazzi dell’oratorio di
qui qualche anno fa 🙂 Bellissimo!!!!!
In verità, come facciamo sempre nei rifugi, abbiamo optato per 1/2 litro di rosso sfuso… in certi si incappa in qualcosa di simile 😉 al Tavernello, ma in questo caso si trattava di Barbera, come indicato sul menù… 🙂
Piccola rettifica: presa miglior conoscenza della Valle dell’Orco e dello stesso Rifugio Muzio, direi che sia meglio accompagnar la desiderata bontà di polenta e salsiccia, invece che con un Nebbiolo, con un più suggestivo e meglio in sintonia Fumin del 1999 o 2000, quindi al suo giusto grado di espressione e maturità.
Già solo i 20 gradi di temperatura, quando qui si annaspa nell’umidità e nell’afa che taglia il respiro, fanno venir immediata voglia di dirigersi verso questo rifugio che, ora, nella mia mente assume le caratteristiche di un Paradiso Terrestre…
Ma se poi a ciò aggiungiamo i profumi di alpeggio che prendono corpo nella mente attraverso l’immagine di quel tagliere di affettati; se proseguiamo con la sola idea di poter gustare, in questa stagione, polenta e salsiccia…
Ah, meglio immaginare una vita parallela dove in questo momento io possa essere al Rifugio Muzio…
E, quindi, potendo immaginare: a tutto ciò aggiungerei una bottiglia di Nebbiolo invecchiato e, magari, un sorriso da parte della gentile ragazza che serviva ai tavoli…