Sulle strade si vede di tutto, tranne che il buonsenso. Hai voglia a scrivere di sicurezza stradale, a fare campagne di prevenzione, video choc oppure messaggi politicamente corretti, non serve a nulla se non cambiano i comportamenti dei singoli.
Al lunedì il solito resoconto di morti e feriti sulle strade, come se poi gli incidenti ci fossero solo nella fine settimana, poi servizi ai TG, ognuno fotocopia dell’altro e soprattutto identici a quelli della settimana precedente. Cambia il modello dell’auto sventrata, cambia l’età della vittime, magari di 22 anni invece che di 18, ma siamo sempre lì, ad inorridirci per il lenzuolo che copre a malapena la vittima sulla strada, per l’airbag insanguinato, per le domande idiote dei giornalisti alla mamma o moglie della vittima di turno.
Poi si sale in auto e comincia il festival dell’Idiozia.
Ed allora mi chiedo se serva a qualcosa segnalare, criticare, condannare certi comportamenti oppure sia tempo perso. Voglio sperare che non sia così, ma dannazione, possibile che così tanti abbiano comportamenti cretini senza rendersene conto?
Un breve resoconto degli ultimi giorni…
SS36 – Milano – Lecco: Le moto sfrecciano da tutte le parti, ti sorpassano in contemporanea a destra e sinistra, passando tra la macchina a fianco oppure tra l’auto ed il guard rail. Sono abituati a fare il pelo anche quando non serve ed infatti una Harley con due belle borse laterali sfila troppo vicino allo spartitraffico e lo colpisce con conseguente distacco della borsa di sinistra che rotola sull’asfalto. Fortunatamente in quel momento il traffico è scarso e la borsa rotolante non colpisce un’altra moto e non causa brusche frenate o scarti improvvisi delle auto.
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Ovunque: Il disonore della guida nella prima corsia è troppo alto. Meglio, molto meglio, continuare ad imbottigliare le seconda e terza (e se c’è, pure la quarta) corsia di autostrade e tangenziali. Tutti a fare il trenino, attaccati al paraurti di quello che ti precede, pronti a frenare ogni 2 minuti, causando poi rallentamenti a catena e, prima o poi, un bel tamponamento.
Ed io, povero italiano medio, disonorato dal mio procedere nella prima corsia, me ne vado tranquillo, chilometri di vuoto davanti a me, velocità regolare e costante…
Il problema è che questa moda di stare nella corsia libera (o meno) più a sinistra viene seguita anche il galleria, il che è ancor più pericoloso.
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Ops, ho parlato di galleria? Alla faccia delle luci diurne (con le quali peraltro non si accendono le luci posteriori!), dei sensori luci, e via dicendo, sono sempre più quelli che procedono in galleria senza accendere le luci. Non sono ancora percentuali importanti, diciamo il 10%, però sono in aumento. Sarebbe poi utile se si rendessero conto che accendere il lumino (la luce) di posizione è quantomeno inutile.
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Sempre sulla SS36 – Arriva una moto in velocità, non riconosco il modello, è una nuda, ed ha un’impostazione di guida che costringe il guidatore a procedere con la ginocchia allargate. Niente di meglio che procedere a zig-zag, al solito, passando fra un’auto e l’altra ed arrivando al punto di infilarsi tra una moto in sorpasso (in mezzo fra le due corsie) e l’auto affiancata. E trovarsi poi davanti un’auto che procede nella secondo corsia a bassa velocità e doverla scartare sulla destra, con il ginocchio che sfila a qualche centimetro dal paraurti posteriore della vettura.
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Ed infine la chicca finale. Milano. Tangenziale. Un camper ha bucato e si è fermato sulla corsia di emergenza, dove il conducente cambia la ruota posteriore sinistra. Di fatto è accovacciato accanto alla ruota, ma lo spazio è poco, di fatto si pone sulla carreggiata. Vestito di scuro, tu hai gli occhiali da sole (se sei furbo), e per non negarsi nulla il sole negli occhi, la sagoma raccolta dell’uomo si confonde con l’asfalto.
Fermo restando che in ogni caso non devi fare il pelo al camper, mi chiedo perchè non sia stato posizionato il triangolo, perchè non siano accese le 4 frecce e soprattutto perchè l’uomo non abbia indossato il giubbino ad alta visibilità.
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