di John D’Agata
Ediz. Isbn – Pagg. 190 – € 16,00
Yucca Mountain è a 160 km da Las Vegas, la città dove si è appena trasferita la madre di John D’Agata. Da questo luogo simbolo dell’America comincia un’inchiesta spietata e poetica, secondo lo stile del New New Journalism alla Foster Wallace, sui paradossi della gestione dell’energia nucleare.
Sostenuto da Reagan e Bush Jr, momentaneamente accantonato da Obama nella speranza di soluzioni alternative, il progetto Yucca Mountain è la “grande opera” più folle mai concepita da un governo occidentale: trasportare via terra 77mila tonnellate di scorie radioattive sparse negli Stati Uniti e stivarle nel cuore di una montagna nel deserto del Nevada.
Tempo dell’operazione: un secolo o giù di lì. A patto che si riesca a riempirlo senza incidenti, il deposito dovrebbe restare al sicuro da infiltrazioni e sconvolgimenti tellurici per diecimila anni, stando alle previsioni degli esperti.
Ma come dovrà essere scritto il cartello “Pericolo di morte” perché venga compreso dai nipoti dei nostri pronipoti?
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Nota di Paoblog: Ho letto recentemente un’intervista all’autore nel corso della quale gli si chiedeva se con il disastro del Golfo del Messico, qualcosa sarebbe cambiato.
La sua risposta non è stata rassicurante…:
Per un pò si parlerà di energie alternative, poi tutto tornerà come prima. La tragedia della Exxon Valdez non ha insegnato nulla ed è accaduta 20 anni fa. La catastrofe nucleare di Three Mile Island neanche, ed è accaduta 30 anni fa. Da 50 anni sotto la città di Centralia in Pennsylvania, brucia un grande incendio sotterraneo di antracite (iniziò da una discarica illegale), così caldo e tossico che negli anni ’80 la cittadina è stata evacuata e letteralmente trasferita in un altro posto.
Dettagli sulla vicenda di Centralia li trovi qui > http://it.wikipedia.org/wiki/Centralia_%28Pennsylvania%29
Ancora più “stringato” rispondo.
La tragedia della Exxon Valdez..
Mi ricorda Eugene Mc Brayer.
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBwQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ilsussidiario.net%2FNews%2FCronaca%2F2010%2F5%2F11%2FJ-ACCUSE-2-Gli-imprenditori-per-bene-che-mettono-nei-guai-Wwf-e-Greenpeace%2F2%2F84440%2F&ei=_qVNTLKFDpG7jAer7NDDBQ&usg=AFQjCNHjzUZKJ-6AdumwacWIgmsQ9lCB5g&sig2=bCWFp1orQwsk4CdLlLspuA
Riguardo le scorie, argomento del post:
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=10&ved=0CD8QFjAJ&url=http%3A%2F%2Fwww.ingegnerianucleare.net%2FTematiche%2F4SN%2F4SNscorieA%2F4SNscorieA_classificazione%2F4SNscorieA_classificazione.htm&ei=WKhNTNTqCZm8jAfw16HYDA&usg=AFQjCNFhzmwf03RgL7tJ9ZZCxfniKrGsbA&sig2=U72CK9snT8s3sBx1uEmcEg
Più “stringato” non posso..
Piero Iannelli.