Voce angelica e diafana dei Sigur Rós, il cantante islandese pubblica il suo primo album da solista, “Go”. Facciamo con lui luce su una raggiera di temi, dall’energia dei sogni a quella del sole e della musica.
Come mai hai deciso di cominciare un’avventura solista?
Faccio musica da una vita, e questo era un sogno che avevo nel cassetto da diverso tempo. Anche perché sono tante le canzoni che ho scritto da solo, nel mio appartamento, e poi messo da parte.
Ce ne sono alcune che hanno addirittura dieci, quindici anni, alcune sono più recenti ovviamente.
L’anno scorso mi è sembrato il momento giusto per dedicarmici, anche perché con la band ci siamo presi un momento di pausa, anche perché alcuni dei componenti della band hanno avuto dei figli…
Hai fatto tutto da solo o ti ha aiutato qualcuno?
Ho lavorato insieme al compositore americano Nico Muhly, mi ha dato una mano per gli arrangiamenti e gli archi, ha anche suonato il piano.
E’ lui il principale responsabile dell’attiudine e dei colori che ha preso il disco
archi, arrangiamenti,
MI ha aiutato molto anche Samuli Kosminen , un batterista e percussionista finlandese, ha portato tanta energia e ritmo. Si tratta di due artisti unici, bravissimi in quello che fanno; questo è il motivo per cui ho voluto lavorare con loro.
Come mai la scelta di cimentarti con l’inglese?
Mi è sembrata una sfida interessante, avevo voglia di…
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