Anche a voler essere cattivi a tutti i costi, ci rifiutiamo di pensare che al momento della progettazione della quinta linea metropolitana, sostanzialmente sotto la direttrice di viale Zara, nessuno abbia pensato che proprio quella era la zona della città in cui il Seveso si fa periodicamente sentire e vedere al di fuori del suo alveo dopo ogni abbondante pioggia.
Non è necessario essere esperti di ingegneria idraulica per capire che se si scavano grandi gallerie in un luogo periodicamente soggetto a consistenti esondazioni, prima o poi quelle gallerie si riempiono d’acqua.
Per questo, quando si è cominciato a progettare la famosa quinta linea Mm che si dovrà inaugurare nel 2015 in concomitanza con l’Expo, sarebbe stato logico prevedere contestualmente la realizzazione di quel canale scolmatore di cui si parla ininterrottamente dal 1977 – anno della prima grande esondazione -, ma che finora non è mai riuscito a vedere la luce, pur essendo passato (invano, evidentemente) attraverso amministrazioni di vari colori e sfumature.
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