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Tisane contro l’insonnia, ma la via delle erbe funziona?

Mancano pochi giorni al 31 ottobre, quando si tornerà all’ora solare: alle 3 della domenica mattina si dovranno spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, alle 2. A farlo “in diretta” sarà chi è costretto a lavorare di notte, quando tutti dormono.

Ma anche i tanti che soffrono d’insonnia. Un disturbo che assume tante forme, la difficoltà di addormentarsi o quella mantenere il sonno, ma anche il “cattivo dormire”, che è spesso inconsapevole e si riconosce soltanto dalla sonnolenza che accompagna la giornata.

Qualunque sia la causa, l’insonnia affligge come minimo 12 milioni di persone in Italia, il 20% della popolazione. Per loro l’abbandono dell’ora legale è un vero trauma, che si somma alle varie cause già presenti, ansia, preoccupazione, cattive abitudini o vere e proprie patologie non diagnosticate. E che viene combattuta in vari modi.

C’è chi si rivolge agli psicofarmaci, talvolta senza neanche consultare il medico, sottovalutando l’elevato rischio della dipendenza e dei disturbi secondari, talvolta gravi. Tanti altri, invece, tentano la via “verde” delle erbe.

Tisane, compresse, gocce e soluzioni varie accomunate dal fatto di essere rimedi erboristici, “naturali” e perciò considerati sempre meno “aggressivi” dei farmaci di sintesi. Una convinzione non sempre fondata.

Sulle erbe contro l’insonnia, l’Agenzia francese per la sicurezza dei farmaco (Afssaps) ha autorizzato la vendita di 19 piante con la motivazione che tali erbe sono “usate tradizionalmente” a questo scopo….

Continua la lettura qui > Tisane contro l’insonnia, ma la via delle erbe funziona? – IL SALVAGENTE – quotidiano on-line dei consumatori.

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Questa voce è stata pubblicata il 20 ottobre 2010 da in Consumatori & Utenti, Salute & Benessere con tag , , , , .