Il 13 novembre mi scade la patente, per cui un paio di settimane fa ho spedito Ro-K all’Asl a chiedere informazioni in merito.
Il costo della visita è di € 39 al mattino ed € 40 nel pomeriggio. Questi i documenti richiesti:
La patente da rinnovare
una marca da bollo di € 14,62 (vien da chiedersi perchè non fare cifra tonda? 14 o 15 €?)
l’attestato di versamento di € 9,00 mediante c.c.p. ed intestato al Dipartimento Trasporti terrestri – Diritti – Roma
Per chi usa gli occhiali, il certificato di gradazione delle lenti; è necessaria la semplice prescrizione degli occhiali, infatti sono andato dal mio ottico che mi ha rilasciato la certificazione.
Questa mattina mi sono recato all’Asl per la visita. Prima di uscire Ro-K mi ha detto di stare attento che quando ha rinnovato lei alcuni anni fa, il medico le ha bisbigliato qualcosa per vedere se ci sentiva bene.
Lo sportello doveva aprire alle 8.40, ma ha aperto alle 8.50. C’era il classico dispenser per i numeri, che ognuno di noi ha preso, per scoprire poi che in realtà l’impiegata chiamava nominalmente le persone che dovevano fare l’esame per il rinnovo.
Mi è stato consegnato un modulo: Lo compili e lo firmi.
Detto, fatto, tuttavia ho notato che l’intestazione indicava, in grassetto, che il modulo doveva essere compilato e firmato davanti al medico esaminatore. In ogni caso ho autocertificato di non avere un tot di patologie e di non assumere psicotici.
Successivamente ho pagato la visita e mi sono recato all’ambulatorio dove sono stato esaminato da una dottoressa. Il certificato degli occhiali non è stato trattenuto insieme alla documentazione, ma è solo stata ricopiata la gradazione delle lenti.
Mi ha poi fatto sedere davanti al classico tebellone (anzi, tabellino) luminoso, ho letto con ogni occhio un tot di lettere ed infine mi è stato consegnato il certificato medico, in attesa del tagliandino di rinnovo.
Non mi ha bisbigliato nulla, ma in compenso sul certificato c’è scritto che percepisco la voce di conversazione a 4 metri di distanza (destra e sinistra) se non fosse che la stanza neanche misurava 4 metri…
Beninteso, non bevo, non fumo, non mi drogo, uso gli occhiali e non sono sordo, per cui per quel che mi riguarda va bene così, tuttavia mi aspettavo un controllo maggiore. La visita nel suo complesso non credo sia durata più di 5 minuti…
Giusto per curiosità ecco che cosa scriveva alcuni giorni fa Maurizio Caprino in merito al rinnovo della patente:
La colpa non è del federalismo, che nel Codice della strada non c’è (né ci può essere, penso). Se a Napoli i medici militari chiedono il certificato anamnestico a chi si presenta da loro per rinnovare la patente e in Lombardia la Regione mette per iscritto che per ora questo documento non ci vuole, la colpa è di Roma.
Infatti, il ministero della Salute non ha ancora dato il via all’applicazione del nuovo obbligo, che è formalmente in vigore dal 13 agosto e non dovrebbe richiedere grossi adempimenti procedurali, ma evidentemente sta creando più di un imbarazzo negli uffici ministeriali. Così l’imbarazzo si rovescia sugli stessi medici.
E, se la Regione Lombardia ha messo per iscritto alle sue Asl quanto si dice in sede ministeriale sul rinvio dell’obbligo, nell’Esercito il direttore di sanità del Sud ha scritto ai medici militari (che hanno un ruolo importante perché poi sono quelli che lavorano presso le agenzie di pratiche) che il certificato va preteso.
Vi ricordo che la riforma ha imposto di dare al medico abilitato al rinnovo della patente un certificato che dia conto delle malattie che non si possono vedere durante la visita di rinnovo. Un obbligo sacrosanto per impedire la guida a chi ha malattie o debolezze incompatibili con essa e che di certo non affiorano durante una visita (nemmeno quando viene condotta con scrupolo).
Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
I commenti sono chiusi.
Pingback: Rinnovo patente: come sempre non si facilita il cittadino… | Paoblog
ho girato la domanda a Maurizio Caprino che così risponde: Può solo chiedere allo stesso medico di rilasciargli un altro certificato, perché in memoria dovrebbe avere l’esito della visita in quanto poi ha mandato alla Motorizzazione un’altra copia per l’emissione della pecetta
ho buttato il certificato con la visita fatta dal dottore per il rinnovo di patente e quindi se mi fermano la mia patente e scaduta cosa faccio ora????
M. Caprino: Se non sbaglio (vado a memoria) è prevista la sola rilevazione dei tempi di reazione “semplici” (cioè c’è un solo pulsante da premere, sempre quello, quindi non si valuta la lucidità che è invece oggetto dei tempi di reazione complessi, in cui a un certo stimolo tra alcuni possibili occorre rispondere con una certa azione, tipo che se si accende la spia rossa bisogna andare a schiacciare il pulsante di destra).
M. Caprino: Giusto, ma almeno per quel che riguarda la parte oculistica non dovrebbe esserci differenza tra visita e accertamento (anche dall’oculista si legge un pannello)
Il riflessometro o misuratore dei tempi di reazione agli stimoli luminosi ed acustici viene utilizzato solo per le patenti superiori, così come previsto dalla normativa vigente
Infatti non si tratta di una visita, ma di un accertamento dei requisiti, che fidati è diverso, anche perchè se fosse stata una visita ( per qualcuno visitare significa spogliarsi, stendersi sul lettino e vedere il medico con lo stetoscopio al collo) avresti pagato anche qualcosa in più oltre a durare più a lungo!!!!
Pingback: Per rinnovare la patente dovrebbero usare il riflessometro « Paoblog
Pingback: La privacy dei pazienti in ospedale ed in farmacia « Paoblog
La devo rinnovare in questi giorni e ho fatto il certificato anamnestico dal medico curante che lo esegue in libera professione, per cui soldi allo stato sì, per via dell’iva ma soprattutto ci guadagnano i dottori ( chiaro che stanno obbligando a rivolgersi verso una prestazione svolta in libera professione.
e mi domando quanto sia nel rispetto della costituzione tutto ciò!! ho qualche dubbio
Pingback: Vuoi la patente? Serve l’ok dello psicologo « Paoblog
Capisco… a me è capitata più o meno la stessa cosa. Quando sono andata a pagare e mi hanno detto che il costo era per la “visita” ho detto che chiamarla visita era un eufemismo! Pagavo perchè c’è bisogno di soldi allo Stato! Ma certo di visita ne avevo ricevuta ben poca ed un’autocertificazione non è certo una visita, ma un bello scaricabarile di responsabilità!